I firmatari chiedono al Municipio di Lugano quale sia la sua posizione al riguardo
"Molte delle decisioni che prendiamo oggi riguardano le persone giovani". Ed esse "vogliono contribuire a plasmare la politica". Il voto e l’eleggibilità dei maggiori di sedici anni, a livello comunale, è uno dei temi sollevati in un’interrogazione presentata al Municipio di Lugano dalle verdi Deborah Meili (prima firmataria) e Marisa Mengotti e da Carlo Zoppi ed Edoardo Cappelletti (gruppo Ps-Pc). Il secondo aspetto del documento riguarda sempre la possibilità in ambito comunale di votare e di essere eletti, ma nel caso non si possegga il passaporto svizzero. I consiglieri comunali chiedono al Municipio quale sia la sua posizione riguardo a questi temi.
Nell’atto parlamentare viene ricordato che sono tuttora pendenti a livello cantonale due iniziative. Una per dare facoltà ai Comuni di eleggere e far votare le persone residenti di nazionalità estera. Questo eventualmente con il criterio di aver vissuto almeno 10 anni nel comune in questione. L’altra chiede l’introduzione del diritto di voto e di eleggibilità a 16 anni. Questo in materia sia comunale sia cantonale. Oltre a voler conoscere l’opinione del Municipio riguardo alle due iniziative, i firmatari chiedono alla Città quali siano le politiche "attuate e pianificate volte a facilitare l’inserimento nel territorio di residenti di nazionalità estera" e "come valuta la possibilità di creare una commissione consultiva composta da persone residenti e senza diritto di voto delle varie nazionalità presenti nel comune". Nell’interrogazione viene sottolineato che "tramite la propria funzione democratica, un Comune si prefigge lo scopo di attivare le persone, spronandole a partecipare alla vita democratica".
Secondo i firmatari i giovani sono interessati alla politica: "Lo dimostrano, tra l’altro, l’alta percentuale di giovani persone candidate al Gran Consiglio e le alte percentuali di adesione a tutti i partiti giovanili in Svizzera". Viene portato anche l’esempio del Canton Glarona dove è stata abbassata l’età di voto: "La partecipazione delle giovani generazioni è aumentata". Dare la possibilità di votare a sedici anni "ha un effetto positivo a lungo termine sulla partecipazione elettorale". Riguardo al voto ed eleggibilità degli stranieri, viene ricordato che "più di un terzo della popolazione residente a Lugano non possiede il passaporto svizzero. Molte di queste persone sono nate e cresciute qui" e inoltre "forniscono servizi importanti per il bene comune, come il pagamento delle tasse e dei contributi sociali". Per gli scriventi queste persone dovrebbero poter "partecipare alla democrazia locale (rafforzandola)".