Pioniera nel promuovere alloggi a pigione moderata, la società cooperativa tutta al femminile vuole risanare completamente il suo edificio in via Adamini
È circondata dalle modine la Residenza Emmy, edificio situato a Loreto in via Adamini 16, figlio dell’omonima società cooperativa fondata nel 1959 da un gruppo di donne luganesi. Una società che già allora fu capace di fornire una risposta concreta a un bisogno crescente, quello di poter vivere in un appartamento a pigione moderata. Di fatto, ancora oggi, si può dire che la risposta della cooperativa è più che mai attuale. I valori delle pigioni corrispondono ai costi degli affitti considerati modici dai servizi. Gran parte degli inquilini, soprattutto anziani con redditi modesti, beneficia di aiuti sociali in base al regolamento della città di Lugano.
Le modine posate attorno alla casa, dicevamo, mostrano le dimensioni future che assumerà la palazzina. Agli attuali quattro piani, se ne aggiungerà un quinto, come previsto dal Piano regolatore di Lugano. Non solo. Come ci spiega la presidente del Consiglio di amministrazione e municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi «la domanda di costruzione è stata pubblicata all’albo comunale da oltre due mesi, non ci sono state opposizioni, ma la procedura per ottenere la licenza non è ancora compiuta. Ci sono degli approfondimenti in corso, visto che abbiamo chiesto di applicare un supplemento di edificabilità, ora possibile grazie all’ordinanza del Municipio, entrata in vigore l’anno scorso, proprio per consentire l’aumento dell’indice di sfruttamento nel caso di alloggi a pigione moderata».
La Residenza Emmy, progettata dall’architetto Gianfranco Rossi nel 1972, sorge su un terreno concesso dalla Città di Lugano in diritto di superficie, con vincolo di restituzione dello stabile nel 2030 "senza debiti e in buono stato", rinnovato fino al 2055 dal Consiglio comunale nel marzo 2013. Attualmente, dispone soprattutto di appartamenti di piccole dimensioni: sei bilocali, 15 monolocali, uno spazio multiuso di 100 metri quadrati nell’interrato con servizi igienici annessi e una sala multiuso al pian terreno di 80 metri quadrati di superficie, con servizi igienici e cucina annessi. La cooperativa Residenza Emmy è senza scopo di lucro e senza aiuti esterni, pertanto i suoi costi vengono coperti completamente dagli affitti. Un’eccezione a questa ‘regola’ dovrebbe avvenire con la prossima ristrutturazione.
In futuro come verrà trasformata, che tipo di interventi intendete realizzare? «Abbiamo optato per un risanamento importante, completo dal punto di vista energetico, per evitare i ricorrenti lavori di manutenzione – risponde la presidente del Cda –. In questo momento, stiamo cercando di consolidare il finanziamento per realizzare l’operazione destinata a durare un paio di anni. Per cui, saremo costretti a trasferire gli attuali inquilini, per poi farli tornare quando la palazzina sarà pronta e stiamo cercando soluzioni per le persone che ci abitano». Aumenterete gli affitti? «Dovremo ritoccarli verso l’alto. A titolo di esempio, un monolocale ora costa 550 franchi, a lavori conclusi salirà a 600, i bilocali invece costano 850 franchi e aumenteranno di cento. Vorremmo ricavare anche qualche appartamento di tre locali che affitteremo a 1’250 franchi al mese», informa la presidente del Cda.
In tutto, verranno ricavati 27 appartamenti, mentre ora sono 21. Diminuiranno a una decina i monolocali, il resto saranno bilocali e tre locali. «Vogliamo sistemare il giardino esterno in collaborazione con il servizio del verde cittadino per renderlo fruibile agli inquilini e ai residenti nel quartiere, prevediamo di migliorare l’entrata dell’edificio, ora un po’ discosta, spostandola dalla parte dei posteggi – spiega Zanini Barzaghi –. La Residenza accoglie da qualche mese al piano interrato anche la "Pettegola", una piccola lavanderia aperta al quartiere: dopo i lavori vorremmo che diventasse una vera portineria di quartiere. Mentre traslocheranno prossimamente le quattro giovani sarte di Dress it again, che abbiamo accolto come start-up lo scorso anno. Quattro giovani che danno nuova vita agli abiti usati trasformandoli in modo originale».
La società cooperativa è una delle poche attive a livello cantonale nel promuovere alloggi a pigione moderata per persone anziane. Ha avuto un ruolo da pioniere in questo ambito. Un’altra peculiarità è che si tratta di una società fondata da associazioni femminili ticinesi, il cui consiglio d’amministrazione è completamente femminile sin dalla fondazione. La gestione attuale è tuttora curata da un gruppo di donne attive in diversi ambiti professionali. La Residenza Emmy, oltre al normale servizio di custodia, offre un minimo supporto sociale e sanitario e ha attivato numerose collaborazioni con le associazioni che si occupano di terza età. Nella Residenza non mancano neppure i momenti di aggregazione.
Ad esempio, nel giorno di San Giuseppe, il prossimo 19 marzo, la Residenza Emmy ospiterà il Brunch della solidarietà. Alle 10 ci sarà l’inaugurazione della mostra di vignette di Daria Lepori, poi una breve presentazione della cooperativa femminile, dell’organizzazione Sacrificio quaresimale e del Movimento dei senza voce, infine il Brunch allestito in collaborazione con Buffet migrante.