L’animale soprannominato Abbondio è stato salvato grazie ad alcuni operai, dai guardiacaccia e dai volontari della Protezione animali di Bellinzona
Se l’è davvero vista brutta il povero Abbondio. A Gentilino, se non fosse stato per alcuni operai, che lo hanno notato in difficoltà, l’animale sarebbe morto di sfinimento. Invece, si è salvato, grazie all’ottima collaborazione tra i guardacaccia cantonali e la Protezione animali di Bellinzona (Spab). Abbondio è il nome attribuito a un grosso e giovane cervo maschio di circa 150 chili, che nei giorni scorsi, si è inoltrato in un vigneto poco distante dalla chiesa parrocchiale di S. Abbondio. Purtroppo, il suo imponente palco di corna, che lo rende maestoso e grandioso, si è impigliato in una rete antigrandine bloccandolo. Abbondio ha cercato in tutti i modo di liberarsi da solo, ma non ci è riuscito Allarmati da alcuni operai di un vicino cantiere, i guardacaccia della zona sono prontamente intervenuti. Constatato che Abbondio non si era ferito in modo serio e vista l’impossibilità di liberarlo da quella scomoda posizione, hanno allertato i volontari della Spab, che con uno speciale fucile soporifero, hanno rapidamente sedato il grande ungulato. Liberato da quella scomoda e mortale situazione, Abbondio è stato poi trasportato in un prato. Trenta minuti più tardi, il maestoso cervo si è rialzato sulle sue possenti zampe ed è tornato nel bosco.