Il sindaco sull’iniziativa di copertura della vasca olimpionica: ‘Più costi che benefici, ma il progetto non è ancora tramontato definitivamente’
Un’estate col botto. Può proprio dirlo – e lo afferma infatti con entusiasmo – Andrea Pellandini, direttore dell’Arena sportiva Capriasca-Val Colla. La piscina di Tesserete ha appena chiuso i battenti il 4 settembre ed è dunque il tempo dei bilanci. «È andata benissimo, siamo molto contenti. Complessivamente abbiamo registrato 20mila ingressi in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 60mila utenti nell’arco dell’intera stagione, dunque un aumento pari al 30%». Sole e ancora sole, una costante praticamente mai interrotta da maggio a settembre: le condizioni meteo si sono rivelate ideali per bagni e tuffi all’aperto e hanno contribuito notevolmente sul buon esito della frequentazione del ‘gioiellino della pieve’: una struttura balneare avvolta dalla natura, lontana dal traffico e con un’ampia offerta per tutte le età, dalla vasca olimpionica di cinquanta metri per i nuotatori, all’attrazione dello scivolo a tre corsie di divertimento assicurato, alla vasca per bambini, all’isola con vasca Jacuzzi.
Un altro aspetto importante: «Non si sono registrati incidenti, ha funzionato tutto davvero bene», assicura Pellandini. «Tornando alle cifre: i sabati, giorni che coincidono con le partenze per le vacanze, abbiamo registrato affluenze meno intense, un calo tuttavia che abbiamo ampiamente recuperato nell’arco della settimana. Inoltre, la settimana in cui si sono svolti i campionati europei di Mountain Bike e il periodo delle vacanze edilizie ad agosto non hanno coinciso con un periodo "desertico". Al contrario, i numeri non si sono affatto abbassati, grazie alla presenza di tanti turisti, mantenendosi in linea con il trend dell’intera stagione. Una stagione assolutamente da incorniciare, il numero degli ingressi sono ampiamente aumentati rispetto agli ultimi quattro-cinque anni». Numeri superiori anche al periodo pre-pandemico. Quest’anno l’Arena sportiva Capriasca-Val Colla ha raggiunto il traguardo dell’annata numero 16, rinnovando l’appuntamento con i bagni all’aperto da metà maggio a inizio settembre. Resta il fatto che «non sempre più ingressi in piscina significano necessariamente una maggiore entrata finanziaria: occorre tenere conto dei costi variabili, perché maggiore è l’affluenza del pubblico e più occorre investire: costi derivanti dal cloro, maggiori ore di pulizia e più costi derivante dal personale. Alla fine dobbiamo comunque ricordarci che la struttura balneare rappresenta un servizio alla popolazione». Ora, dopo le attività di svago in acqua, la direzione guarda al calendario dei prossimi eventi: in agenda Open Studio Capriasca, con l’apertura al pubblico di 22 atelier da artisti locali. Inoltre, domenica prossima, l’appuntamento è con "Giochi senza frontiere" rivolto ai bambini nella zona limitrofa alla piscina.
Intanto, il progetto di copertura della piscina olimpionica, contenuto nella lista delle priorità logistiche – inserito a margine di un documento di una dozzina di pagine consegnata dal Municipio lo scorso febbraio all’attenzione del Consiglio comunale – ha conosciuto alcune importanti indicazioni dopo l’approfondimento richiesto e volto a valutare la fattibilità della proposta. Il sindaco di Capriasca, Andrea Pellegrinelli: «Abbiamo valutato il progetto e finora non appare realizzabile, anche se non abbiamo ancora tutte le decisioni definitive e non è dunque ancora tramontato definitivamente, ma sarà difficile e questa prospettiva appare piuttosto allontanarsi. Dallo studio preliminare eseguito risulta che i costi supererebbero i benefici e pertanto una copertura pressostatica della piscina, con il "pallone" (come quello adottato da diversi anni al Lido di Lugano, ndr.) non si giustificherebbe». Ancora Pellegrinelli: «A medio-lungo termine sarebbe più vantaggioso costruire a nuovo una piscina coperta, ma occorrerebbe un investimento importante. Ma il problema risiede nei costi di gestione corrente di questo tipo di strutture. Costi che dovrebbe assumersi interamente il Comune. Guardiamo con interesse al progetto del Cantone al Centro professionale di Trevano (una nuova piscina a otto corsie entro il 2028 al posto di quelle più piccole attualmente in uso al Liceo 1, ndr.)».
Nella lista delle priorità logistiche allestite dall’autorità comunale, in opzione alla copertura della vasca olimpionica per le stagioni fredde si menziona un progetto di costruzione a nuovo di una palestra destinata alla scuola elementare: «È esatto, ma non sarebbe comunque per domani – evidenzia il sindaco –. Proprio ora siamo in fase di allestimento del Piano finanziario comunale e attendiamo di conoscere cosa emergerà».