Prepararsi per l’ammissione alla facoltà di sport, tra vincoli comunali e cantonali e difficoltà a trovare una palestra: la testimonianza e le repliche
Non è facile trovare spazi a disposizione di ragazzi e ragazze che hanno intenzione di allenarsi per i test d’ammissione alle facoltà universitarie di sport. È una giovane di Cureglia, che preferisce restare anonima (nome noto alla redazione), a sollevare il problema poiché intenzionata a iscriversi ai corsi di scienze dell’educazione e del movimento a Losanna. Facoltà che, appunto, richiede agli interessati un esame d’ingresso particolarmente intenso e composto da diverse prove. Tra queste c’è «una parte di ginnastica artistica e attrezzistica che prevede dei percorsi con gli attrezzi; una che si sviluppa sui giochi tradizionali come calcio, pallavolo, basket e tchoukball; un’altra di atletica composta dalla corsa dei tre chilometri, dalla corsa a ostacoli, dal salto in lungo e dal lancio della palla medica; e infine è richiesto un esercizio di ginnastica ritmica, ovvero una coreografia fatta con una palla o una corda».
Il test è esigente e per superarlo con successo è necessario un allenamento costante e mirato. Qui cominciano i primi grattacapi per la ragazza: soprattutto per le prove di ginnastica artistica e attrezzistica è necessaria una palestra per allenarsi, ma purtroppo è stato complicato trovarne di disponibili. «Abbiamo chiesto l’utilizzo delle palestre del Liceo Lugano 2 di Savosa, ma ci hanno detto che essendo strutture cantonali non possono essere date agli allievi. Poi abbiamo provato a contattare diversi Comuni, ma se non si è residenti la palestra non viene concessa – spiega la nostra interlocutrice –. Anche il Centro sportivo di Tenero non era agibile: solo gli iscritti alla scuola e le società sportive possono usufruire delle palestre, ci è stato risposto». Alla fine la giovane è riuscita a trovare uno spazio a Vezia, grazie alla convenzione siglata dal Comune con Cureglia. La disponibilità di questa palestra è stata però limitata: «Siamo riusciti ad allenarci solo quattro weekend. Poco, se l’intento è quello di prepararsi al meglio per gli esami d’ingresso».
A detta della ragazza intervistata, nel Luganese è quindi complicato trovare delle palestre che siano a disposizione dei giovani per esercitarsi. Dopo aver chiesto a svariati Comuni e ricevendo sempre la medesima risposta negativa, la giovane ha evitato di domandare alla Città di Lugano se ci fosse una palestra disponibile. Un errore di valutazione, forse. A tal proposito, infatti, Lisa Caspescha – assistente di direzione del Dicastero sport di Lugano –, mette in chiaro il fatto che il Dicastero solitamente concede la palestra delle Scuole di Cassarate, per il tempo necessario ai ragazzi. «Partendo dal presupposto che le palestre durante la stagione estiva vengono tenute chiuse, eccezion fatta per eventuali campi delle società sportive, tutti gli anni ci scrivono alcuni studenti che hanno in previsione di fare gli esami di ammissione nelle facoltà di sport e che hanno quindi bisogno di spazi per allenarsi. In tal caso, concediamo le Scuole di Cassarate senza verificare scrupolosamente la residenza», spiega. Chi ha necessità, quindi, può usufruire di questa palestra per svolgere gli esercizi organizzandosi come meglio crede. Caspescha conclude dicendo che «quest’anno ci sono arrivate due richieste da parte di altrettanti ragazzi e abbiamo dato loro le chiavi della palestra. Così facendo hanno potuto gestirsi in modo indipendente».
E se la Città offre delle possibilità, il distretto effettivamente appare scoperto da questo punto di vista, quantomeno per quel che riguarda le palestre dei licei. Come indica la direzione del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, da noi contattata, in casi come il nostro è necessario far capo al Sopraceneri. "Allo stato attuale – spiegano – i candidati ticinesi alla formazione sportiva superiore possono far capo alla palestra del Liceo di Bellinzona, dove il vicedirettore, nonché docente di educazione fisica, si mette a disposizione per 4-5 allenamenti garantendo il relativo supporto tecnico-teorico". Il Decs smentisce invece, almeno in parte, le dichiarazioni della ragazza sul Centro sportivo di Tenero: "Da sempre garantisce ai candidati sopraccitati la massima disponibilità nel limite delle proprie possibilità". Il Cantone, infine, consiglia "di prendere contatto con l’Associazione cantonale ticinese di ginnastica e col Centro atletica Ticino per poter accedere agli allenamenti e ricevere al contempo aiuti tecnici indispensabili per superare gli esami d’ammissione ai corsi universitari".
Delle soluzioni ci sono dunque, ma la situazione descritta dalla nostra fonte non è in tutti i casi rosea. Oltretutto, secondo la giovane, per ovviare al problema non sarebbe male partire dal principio: «Già al liceo, durante le ore dedicate alle lezioni di ginnastica, sarebbe utile provare gli esercizi. Eventualmente i docenti potrebbero aiutare gli allievi a trovare delle palestre o fornire dei contatti in modo da agevolare la procedura di ricerca di spazi». In aggiunta, in diversi cantoni della Svizzera, vi è la possibilità di partecipare a dei corsi che hanno lo scopo di preparare gli iscritti agli esami d’ingresso delle facoltà di sport nelle diverse università. «Ad esempio, a Losanna, ogni sabato e domenica i ragazzi hanno la possibilità di allenarsi assieme ai professori, che saranno poi presenti agli esami d’ammissione. Dei corsi simili sarebbe sicuramente comodo averli anche qui», conclude la ragazza.