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Gentilino-Lamone, parte con critiche il cantiere autostradale

Il progetto mira a ridurre l’inquinamento fonico. L’Ustra replica: ‘Alla fine dei lavori i terreni saranno restituiti allo stato originario’

La tratta autostradale che verrà risanata
(Ti-Press/Archivio)
12 luglio 2022
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La recente presentazione del progetto di risanamento della tratta autostradale tra Lamone-Cadempino e la galleria di Gentilino, in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale a Bioggio, ha suscitato alcune perplessità. L’intervento, di cui committente è l’Ufficio federale delle strade (Ustra), prevede la realizzazione di una nuova parete fonica e la modifica delle barriere già esistenti per ridurre l’inquinamento fonico. Ma non solo. Il progetto comprende anche l’innalzamento del livello della corsia nord-sud per allinearlo alla carreggiata opposta. Il tutto per un valore di circa 240 milioni di franchi. I lavori preparatori, cominciati il mese scorso, dureranno fino al 2023 con l’avvio della realizzazione del muro di sostegno ai Mulini di Bioggio. Dopodiché inizieranno gli interventi principali sul tracciato della durata di altri tre anni, tra il 2024 e il 2027.

Il nuovo cantiere prevederà inoltre il risanamento di tutte le componenti autostradali (pavimentazioni, infrastrutture, manufatti, barriere e segnaletica) sulla tratta Lamone-Gentilino e lo svincolo di Lugano nord, l’adeguamento della larghezza delle carreggiate, il rifacimento e la riorganizzazione dell’area di sosta di Muzzano in entrambe le direzioni e l’adeguamento del sistema di trattamento e smaltimento delle acque alle attuali esigenze normative. Oltre a essere una delle tratte autostradali più vecchie del cantone è anche una delle più delicate a livello di traffico in Ticino. Per questo motivo, durante tutta la durata dei lavori verranno mantenute due corsie per direzione di marcia e la velocità consentita sarà limitata a 80 km/h. Gli svincoli presenti sulla tratta saranno sempre fruibili, mentre l’area di sosta di Muzzano subirà delle chiusure in concomitanza con i lavori nella zona. Il traffico verrà spostato sulla carreggiata non interessata dai lavori e separato fisicamente dalle aree di cantiere.

Il progetto dell’Ustra, e in particolare i ripari fonici autostradali nella zona della Piodella che va dai Mulini di Bioggio a Muzzano, è fonte di alcune criticità. A renderle note alla nostra redazione è il consigliere comunale di Bioggio Waldo Lucchini: «L’informazione alla popolazione è stata insufficiente, tardiva e a lavori già iniziati. Le persone brontolano, vengono a chiedermi quotidianamente cosa sta succedendo. Trovo che per un cantiere che durerà fino al 2027 l’informazione si sarebbe potuta fare meglio e prima». I problemi, secondo il consigliere comunale, sorgono già dalle operazioni preparative del cantiere: «I lavori sono iniziati nelle scorse settimane con l’installazione del cantiere nel parco dei Mulini vicino alla chiesetta – che ora verrà chiusa tra le montagne di materiale – e con l’inizio del taglio alberi della scarpata, e con il continuo via vai di grossi autocarri». A preoccupare Lucchini sono inoltre i disagi che il cantiere creerà in quella zona, soprattutto per la parte residenziale, e l’impatto che avrà dal punto di vista paesaggistico. «Distruggere un’alberatura per costruire un muro è un peccato. Si potrebbero installare, lungo la parete, degli impianti fotovoltaici, per contenere i danni dal punto di vista ambientale».

Un’altra questione sollevata dal consigliere comunale sono i collegamenti ciclo-pedonali. «Più o meno in tutta la valle del Basso Vedeggio sono state create delle piste ciclabili tra nord e sud, ma se un abitante vuole attraversare la valle deve passare per forza dai Mulini che saranno presto inagibili. Il passaggio più vicino è a quasi 5 km, a Cadempino. Si potrebbero quindi creare dei maggiori attraversamenti. La necessità di questi collegamenti è reale. Chiunque voglia andare in bici, portare a spasso il cane o fare sport dovrà confrontarsi con questa problematica». Dal canto suo, l’agricoltore Angelo Lucchini, lamenta la scarsa considerazione da parte dell’Ufficio federale delle strade: «Come agricoltore sono la voce della terra, se non ci sono io a difenderla non lo fa nessuno. Noi agricoltori siamo presi in giro ed è triste. L’Ustra che si occupa di una questione pubblica dovrebbe fare l’interesse di tutti».

Ustra: ‘Sostituiremo le piante’

In risposta alle criticità del consigliere comunale, il portavoce dell’Ustra Eugenio Sapia, spiega che l’intervento darà «un contributo notevole sia alla sicurezza stradale, sia alla tutela dell’ambiente e della popolazione, mediante la posa di protezioni foniche e dell’asfalto con caratteristiche fonoassorbenti. Verranno inoltre realizzati nuovi impianti per lo smaltimento delle acque», Rispetto al presunto ritardo nell’informare la popolazione l’Ustra ribatte che «l’informazione alla popolazione non è stata tardiva poiché i lavori principali in autostrada iniziano a metà agosto. Tutti i Municipi coinvolti dal progetto sono stati informati nel corso di marzo/aprile con incontri specifici. Il progetto è stato inoltre pubblicato presso le cancellerie comunali dal 3 maggio al 3 giugno 2013».

Quanto invece alla critica relativa all’infelice ubicazione del cantiere nel parco dei Mulini, Sapia chiarisce che «le aree di cantiere sono state pubblicate e approvate dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni in sede di procedura federale. Si ricorda che nella zona gli spazi disponibili sono comunque limitati. Con i rappresentanti della confraternita responsabile della chiesetta dei Mulini è stato svolto un incontro per definire le modalità di gestione durante il cantiere con soddisfazione delle diverse rivendicazioni».

A proposito delle piante che verranno abbattute, Ustra precisa che «gli alberi saranno tagliati per poter disporre degli spazi necessari allo svolgimento dei lavori e si limitano ai sedimi Ustra. Alla fine dei lavori si procederà a una ripiantumazione delle scarpate. Durante il cantiere sono previste misure in loco per fare in modo che vibrazioni e polveri dovuti al cantiere rientrino nei parametri previsti dalla Legge attualmente in vigore».

Rispetto invece alle rimostranze del contadino Lucchini, il portavoce dell’Ustra garantisce che alla fine dei lavori i terreni saranno restituiti alla stato originario. Sapia assicura inoltre «il mantenimento degli attuali attraversamenti, mentre sono in corso trattative con un gestore esterno per l’installazione di un impianto fotovoltaico che soddisfi i normali requisiti di sostenibilità».

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