Luganese

Lugano, la mobilità pedonale può essere migliorata

Dopo l’approvazione della Mappa della mobilità lenta, I Verdi interrogano il Municipio presentando anche esempi puntuali

Domande per il Municipio
(archivio Ti-Press)
1 giugno 2022
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Lugano ha approvato di recente la creazione di una ‘Mappa della mobilità lenta’. Con un’interrogazione al Municipio, i Verdi di Lugano (primo firmatario Niccolò Castelli) tornano sul tema, sottolineando vari aspetti. Tra questi l’importanza di una dinamica partecipativa (a cui non accenna minimamente una recente comunicazione del Municipio) e la possibilità di realizzare in tempi brevi alcuni piccoli interventi che permetterebbero di migliorare sensibilmente la mobilità pedonale in città. "Ci chiediamo quali siano i passi che l’esecutivo sta compiendo oggi per lo sviluppo della mobilità lenta – si legge nell’interrogazione –. Da anni si attende una visione chiara dei tragitti pensati per la vita quotidiana dei cittadini, concepiti per connettere punti nevralgici della città, hub della mobilità (stazione, centri scolastici, fermate di bus, eccetera) e per dotare Lugano di una rete reale di possibilità per chi si sposta quotidianamente in modalità lenta".

A mente dei firmatari, "quanto proposto oggi dalla Città non risponde in maniera sufficiente a questi criteri: sono troppe le linee ciclabili discontinue e non si rifanno a un chiaro disegno fra quartieri e zone di grandi affluenze; sono molti gli ostacoli architettonici che interrompono semplici vie di passaggio lontane dal traffico per pedoni, biciclette o carrozzine. La segnaletica è prettamente di carattere turistico, non vi è un concetto per l’utilizzo fuori dagli orari dello svago (come invece è ad esempio il caso sulla ciclabile fra Canobbio e Tesserete, con un sistema sostenibile per l’illuminazione) e la segnalazione stradale per evitare possibili problematiche con autovetture, camion e altri veicoli è praticamente inesistente". Per i Verdi di Lugano "mancano però soprattutto i percorsi. E questo anche se da anni alcune problematiche o possibili soluzioni sono note. Il ‘Piano comunale dei percorsi ciclabili del 2016’ non ci pare sia mai stato messo in esecuzione, allorquando a ogni modifica di Piano regolatore per la costruzione di immobili sia stato dato un seguito esecutivo piuttosto celere".

Oltre a chiedere indicazioni su come si sta muovendo, al Municipio vengono chieste spiegazioni anche su esempi puntuali, come il collegamento ciclopedonale fra via Ronchetto e via dei Ronchi "oggi chiuso da rete metallica e sterpaglia", il sentiero tra Viganello e via Ruvigliana che "non esiste benché pare sia iscritto a Pr" e la rampa lungo via del Sole "che nessuno usa così come pensata".