Luganese

Molestie all’Unitas, la condanna di Io l’8 ogni giorno

Il collettivo esprime sdegno ‘per quanto emerso sulla gestione dei casi, sulla mancanza di protezione delle vittime, sui tentativi di insabbiare’

Il caso non è chiuso
(Ti-Press)
28 marzo 2022
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"Sdegno per quanto emerso sulla gestione dei casi, sulla mancanza di protezione delle vittime e sui tentativi ripetuti ancora oggi di sminuire, colpevolizzare e insabbiare. In questo Cantone si calpestano impunemente le normative, le responsabilità giuridiche, i diritti e la dignità delle donne e di tutte le vittime!". Dopo settimane di polemiche, sulla vicenda delle molestie all’Unitas si esprime ora il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno, che in una nota condanna così quanto sin qui emerso.

‘Cultura sessista e patriarcale’

"Le statistiche, gli esempi, l’esperienza… tutto dimostra quanto enormemente siano ancora diffuse le molestie sessuali e psicologiche sul posto di lavoro, in tutti gli ambiti, a tutti i livelli gerarchici, sia nel settore pubblico che privato, in ambito associativo, sportivo, politico, …", evidenzia il sodalizio. "Nel nostro cantone come e più che altrove, ancora nel 2022 vige una cultura sessista che tollera, banalizza e permette molestie, discriminazioni e gravi violazioni dell’integrità fisica e psichica, innanzitutto delle donne". Il collettivo ricorda che Unitas stessa ha un regolamento interno contro gli abusi sul posto di lavoro, ma ciononostante si verificano episodi come quelli dei quali si parla nelle ultime settimane: "C’è una precisa e consapevole volontà di perpetrare una cultura sessista e patriarcale, evitando di agire e investire per alterare certi equilibri di potere patriarcale!"

‘Inaccettabile stigmatizzare le vittime’

Pertanto, "è offensivo e inaccettabile che esponenti delle autorità o delle direzioni stigmatizzino le coraggiose azioni delle vittime che riescono a denunciare quanto subito. A prescindere dallo scadere dei termini di prescrizione per procedimenti penali, e ignorando i tentativi arroganti e presuntuosi di nascondersi dietro a riformulazioni in "avvocatense" di quanto detto, fatto, segnalato". Unitas, ricordiamo, ha recentemente annunciato l’avvio di un’inchiesta interna con lo scopo di verificare le manchevolezze, avvalendosi della consulenza della stessa legale che aveva eseguito l’audit alla Rsi. Ma il collettivo è pessimista: "Ma abbiamo già visto in quel caso come è andata a finire... Anche per Unitas, prima ancora di affidare il mandato sono già state sancite le conclusioni: un caso isolato, ormai in prescrizione, ed è stata ‘colpa’ delle vittime non aver denunciato in polizia anni fa".

‘Urgono reazioni serie’

In conclusione, Io l’8 ogni giorno "solidarizza con chi ha subito e con chi ha segnalato, ma anche con chi tuttora subisce e (spesso) non ha neppure gli strumenti e le possibilità per segnalare gli abusi o almeno per chiedere e ottenere aiuto. Non si ripetano gli stessi orrori! Ne va della dignità delle vittime e della credibilità di tutta Unitas ma anche del Cantone che la finanzia! Urgono invece reazioni serie, indipendenti e competenti per offrire innanzitutto sostegno e accompagnamento alle vittime, ma anche misure di prevenzione efficaci e contromisure nei confronti del comitato".