Luganese

Pirata della strada: a 110 all’ora per un bisogno fisiologico

Un 49enne recidivo si è giustificato così davanti al giudice. Condannato a 16 mesi di detenzione sospesi. Via la patente a tempo indeterminato

Fermato dal radar
(Ti-Press)
15 marzo 2022
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«Avevo un bisogno fisiologico e volevo essere a casa il più presto possibile». Così un 49enne italiano domiciliato nel Luganese, pirata della strada recidivo, ha giustificato davanti al giudice il suo ennesimo superamento di velocità a bordo della sua moto: il 4 novembre dello scorso anno, su una strada cantonale di Gravesano dove vige il limite dei 50 chilometri all’ora, è sfrecciato a 111 orari. Il superamento di ben 61 chilometri è stato registrato dal radar. Conseguenza: ritiro della patente a tempo indeterminato e rinvio a processo per infrazione grave qualificata alle norme della circolazione. L’imputato si è presentato stamane davanti alla Corte delle Assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.

Non ha tratto insegnamenti dai suoi precedenti penali

Il 49enne ha alle spalle diversi precedenti penali: per un radar proprio poco prima dell’incidente di Gravesano, una condanna per stupefacenti nel 2012, guida in stato di inattitudine. E ancora: lesioni colpose e omissione di soccorso, guida senza licenza. Le parti hanno rinunciato alla discussione. La procuratrice pubblica, Pamela Pedretti, ha spiegato alla Corte di aver trovato un accordo con l’avvocato di difesa, Giorgia Maffei, per una pena di 16 mesi di detenzione posta al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni. Pena aggiuntiva al precedente radar beccato dall’imputato. La condanna è stata accolta dal giudice, Amos Pagnamenta, che ha definito la colpa del 49enne grave, «sia oggettivamente sia soggettivamente, dal momento che l’imputato non è nuovo a condanne della circolazione che sembrano non essere state utili a dissuaderlo dal compiere nuovi reati».