Interrogazione al Municipio di Lugano per chiedere lumi sulla mappatura delle canalizzazioni nel comprensorio luganese
Negli ultimi anni il riale Scairolo, il corso d’acqua che attraversa il Pian Scairolo sul territorio di Lugano, Collina d’Oro e Grancia, è stato più volte interessato da inquinamenti delle acque, tanto che dal 2014 il Dipartimento del territorio ha creato il servizio Noi (Nucleo operativo incidenti) specializzato nella protezione chimico-ambientale a supporto sia del Corpo pompieri di Lugano sia della Polizia cantonale, con il compito di identificare l’origine e le responsabilità degli inquinanti. A ricordarlo in un’interrogazione al Municipio di Lugano i consiglieri comunali Marisa Mengotti, Deborah Meili, Niccolò Castelli, Melitta Jalkanen, Nicola Schoenenberger e Luisa Aliprandi.
Molti i quesiti: delle varie segnalazioni ai servizi predisposti – è la prima domanda rivolta al Municipio cittadino – a quante si riesce ad attribuire la responsabilità? A che punto, inoltre, ci si trova con il tracciamento e la mappatura delle canalizzazioni del comprensorio Pian Scairolo, la quale permetterebbe con una maggiore facilità ai servizi preposti di risalire ai responsabili? E ancora, è servita a qualcosa la posa di sonde nel 2017 per il monitoraggio della qualità delle acque? A quanto ammontano le sanzioni per chi viene trovato responsabile degli inquinamenti? Quante e di che entità sono state emesse negli ultimi 24 mesi? Oltre alle multe, vi sono state altre conseguenze di tipo amministrativo o penale per chi persegue questo tipo di reati? Oltre al danno economico relativo all’impiego di pompieri e polizia si può stimare il danno all’ecosistema o in termini di perdita di biodiversità?
Infine, i consiglieri chiedono lumi sul questionario inviato nel gennaio del 2018 dal Dipartimento del territorio, in collaborazione con i Comuni di Lugano, Collina d’Oro e Grancia, a oltre 200 tra ditte e proprietari fondiari del Pian Scairolo, chiedendo loro di confermare di essere a conoscenza dei continui inquinamenti della roggia e dell’urgenza della prevenzione. Che esito ha avuto il contatto intrapreso? Queste 200 aziende e proprietari hanno firmato la conferma o risposto all’appello e in che modo?