Luganese

Lugano, che l’energia fotovoltaica diventi più conveniente

Città e Cantone, secondo i mozionanti, dovrebbero svegliarsi e migliorare le condizioni quadro finanziarie troppo penalizzanti

Nel 2014 venne inaugurato l’impianto fotovoltaico posto sul tetto della Resega
(Ti-Press/Archivio)
31 gennaio 2022
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Occorre a Lugano una tariffa di immissione nella rete di energia elettrica fotovoltaica che sia davvero attrattiva per i privati a copertura dei costi dell’investimento. Ne sono convinti diversi consiglieri comunali della sinistra che hanno sottoscritto la mozione presentata oggi in Cancelleria: Carlo Zoppi (primo firmatario), Raoul Ghisletta, Nicola Schoenenberger, Edoardo Cappelletti, Sara Beretta Piccoli, Dario Petrini, Demis Fumasoli, Mattea David. Una mozione con un titolo emblematico, ossia “Lugano la bella addormentata sotto il sole”. I mozionanti ritengono che, per raggiungere gli obiettivi della Strategia energetica 2050 della Confederazione e dell’accordo di Parigi sul clima, la Svizzera debba urgentemente portare avanti i suoi sforzi di decarbonizzazione. In questo contesto, l’energia solare gioca un ruolo chiave ma non si sviluppa ancora adeguatamente a causa di condizioni quadro finanziarie penalizzanti o comunque poco convenienti per chi volesse implementarla. Gli investimenti nell’energia solare, si legge nell’atto parlamentare, “sono soggetti a incertezze di mercato nonostante il finanziamento iniziale (Remunerazione unica) che ha sostituito la Remunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica (Ric), che effettivamente garantiva il finanziamento totale dell’impianto. Senza Ric e con tariffe di immissione in rete insufficienti, variabili e imprevedibili, è praticamente impossibile calcolare l’esatto periodo di ritorno dell’investimento nell’impianto solare.

Per queste ragioni, la mozione chiede all’autorità politica di correggere il regolamento comunale con un nuovo capoverso che così recita: “Il Comune e le aziende da esso controllate introducono una tariffa di immissione in rete minima sufficiente e vincolante a lungo termine per garantire che un impianto fotovoltaico privato realizzato nel comprensorio servito possa essere rifinanziato entro un massimo di 15 anni”. Secondo i firmatari dell’atto, una tariffa di immissione in rete appropriata consentirebbe ai proprietari di un impianto fotovoltaico di ridurre il periodo di ritorno dell’investimento. Nella mozione, si mette in evidenza che “Swissolar (Associazione svizzera dei professionisti dell’energia solare) stima gli attuali costi di produzione di un sistema sotto i 100 kWp a circa 12 centesimi per chilowattora. Con l’attuale tariffa di Ail Sa, pari a 9,8 centesimi (2022), è praticamente impossibile finanziare l’impianto con la sola vendita dell’elettricità pur con la Garanzia di Origine. Per migliorare questa situazione, la Legge federale sull’Energia prevede l’ottimizzazione dell’autoconsumo o la messa in comune dell’autoconsumo, opzioni non sempre facili da capire e implementare”.