Interrogazione Ppd chiede al Municipio d’introdurre misure per limitare il fracasso e di aggiornare l’ordinanza comunale
“Dato per acquisito che il contenimento dei rumori (non solo legati al traffico veicolare) è una preoccupazione del Municipio, quali misure intende adottare l’esecutivo a corto, breve e lungo periodo per invertire la rotta e fare in modo che in futuro la città di Lugano non occupi più una delle prime posizioni in tali generi negativi di classifica?”. È la prima delle otto domande poste al Municipio dall’interrogazione del gruppo Ppd in Consiglio comunale (primo firmatario Lorenzo Pianezzi). Un’interrogazione che parte dall’analisi effettuata dalla Banca Cantonale di Zurigo, resa pubblica il 23 novembre dell’anno scorso, dalla quale risulta che Lugano è la seconda città più rumorosa della Svizzera. Lo studio rileva che quasi l’80% degli alloggi della città di Lugano è esposto a un rumore eccessivo, misurato oltre i 50 decibel (per un alloggio su cinque il livello del rumore supera addirittura i 60 decibel). Pianezzi richiama il baccano provocato soprattutto da automezzi o motociclette che sviluppano un fracasso assordante a causa di motori che vengono inutilmente portati oltre il limite di velocità consentito. L’interrogazione propone pertanto di limitare la velocità massima a 30 chilometri orari, come già effettuato sul lungolago, applicato alle vie del centro permetterebbe una maggiore qualità di vita dei cittadini, siano essi residenti o professionisti con ufficio a Lugano, riducendo in maniera rilevante i rumori molesti dovuti a un traffico cittadino spesso maleducato”. Da qui, muovono le altre domande poste all’esecutivo cittadino, al quale vengono tra l’altro chiesti i dettagli dello studio zurighese, un aggiornamento dell’ordinanza sui rumori e la valutazione su eventuali risanamenti stradali.