Il bando per la concessione di locali destinati a uso commerciale non ha suscitato interesse tra i potenziali investitori
È andato deserto il bando per dare nuova vita agli spazi vuoti, in quanto da sempre inutilizzati, del Casinò di Campione d’Italia, chiuso dal 27 luglio 2018 e, Covid 19 permettendo, in attesa di essere riaperto. Nessuno, infatti, si è fatto avanti mostrando interesse per alcuno degli spazi che la Casino Campione d’Italia Spa ha deciso di destinare a uso commerciale. Un disinteresse, quello fin qui dimostrato dai potenziali investitori, probabilmente dovuto al fatto che la casa da gioco non è stata riaperta. O molto probabilmente si attende di conoscere la consistenza del rilancio del Casinò. Marco Ambrosini, amministratore delegato della società di gestione della casa da gioco dell’enclave ha fatto comunque sapere che ci sono state manifestazione d’interesse alla superficie complessiva di 3’092 metri quadrati della costosissima “cattedrale laica” (il mutuo continua a essere un pesante fardello per il Comune dell’enclave) destinata a uso commerciale. Poco meno di 1’200 metri quadrati al primo piano, gli altri 1’900 metri quadrati al quinto piano. Una decisione, quella del bando, che ricordiamo rientra nel progetto presentato dalla società di gestione della casa da gioco per essere ammessa al concordato preventivo. E questo nell’ottica di far fruttare (economicamente) gli spazi inutilizzati dello stabile. Insomma, una sorta di galleria commerciale con negozi di lusso, per la vendita di gioielli, oggetti o arredi di design, abbigliamento e accessori di moda, profumi e prodotti cosmetici di alta gamma, beni di lusso, prodotti enogastronomici, oltre che una galleria di opere d’arte autentiche e una caffetteria con rinomata tradizione italiana. Una galleria commerciale del lusso per creare occupazione. Una iniziativa che dovrebbe far da battistrada a successivi insediamenti nell’enclave nella convinzione che il rilancio non deve passare solo dalla riapertura della casa da gioco.