L’autogestione non si sgombera e non si ferma! Con questo slogan, e tanti altri, gli ex inquilini dell’ex Macello fermano il traffico
L’autogestione non si sgombera e non si ferma! Con questo slogan, e tanti altri inneggianti contro il Dipartimento delle istituzioni, forze dell’ordine e Municipio cittadino, si è aperta poco fa l’assemblea pubblica convocata davanti all’ex Macello di Lugano dal Soa. Se nella prima mezz’ora gli autogestiti si sono posizionati con fare tranquillo davanti alla loro ex sede, ora si trovano sulla strada davanti al quartier generale dello stilista Philipp Plein, bloccando dunque l’incrocio lungo il Cassarate e a loro volta le vie d’accesso per le automobili. Una cinquantina i partecipanti alla manifestazione non autorizzata accompagnata da musica. Sul posto anche alcuni agenti della polizia impegnati a deviare la viabilità.
Punto centrale dell’assemblea la mancanza, da parte di quasi l’intero municipio luganese (per i manifestanti si salva solo Badaracco), della promessa finestra di dialogo in occasione della rioccupazione dello scorso 29 dicembre. Un Badaracco, secondo gli autogestiti, “che il sindaco Foletti ha messo in una situazione ridicola”.
Solo verso le 20.30 i manifestanti hanno ritirato gli striscioni e l’incrocio è tornato alla normalità. Alcuni partecipanti si sono poi spostati verso il liceo e da qui verso il centro cittadino, fino a piazza Dante, lungo via Nassa e via Cattedrale, scatenandosi sotto la casa del sindaco al grido “fuori Foletti da Lugano”.
Lungo il tragitto si sono avuti alcuni ‘scambi un po’ nervosi’ con alcuni automobilisti. A distanza alcune pattuglie della polizia. Gli autogestiti hanno inoltre attaccato una serie di adesivi sui lampioni ed edifici con scritte che riportano le loro idee, fra cui “il Molino non si tocca, lo difenderemo con la lotta”.