Luganese

Ex Macello, le spiegazioni del Municipio di Lugano

Il sindaco Michele Foletti ha ricevuto delega di ordinare l’evacuazione. Si cerca di convincere la persona rimasta sul tetto a scendere

Si cerca di convincerla a scendere
(Ti-Press)
30 dicembre 2021
|

Il Municipio di Lugano ha preso posizione sulla rioccupazione abusiva dell’ex Macello avvenuta nel pomeriggio di ieri e che vede ancora la presenza di una persona sul tetto. “Sono in atto tentativi di convincerla a scendere a tutela della propria incolumità”, si legge in un comunicato.

Nella giornata di ieri il Municipio di Lugano si è riunito due volte e ha deciso di presentare denuncia penale per violazione di domicilio e impedire l’ulteriore entrata di occupanti all’interno dell’ex Macello. Ha inoltre “dato delega al sindaco Michele Foletti di ordinare l’evacuazione dell’ex Macello, dopo verifica delle condizioni operative con la polizia, quando possibile e a dipendenza dell’opportunità, nel pieno rispetto del principio della proporzionalità e di tutte le regole applicabili alle operazioni di polizia”. Il vicesindaco Roberto Badaracco è invece stato incaricato di “ricontattare gli occupanti – che lo avevano raggiunto telefonicamente nel pomeriggio con una richiesta di recupero degli effetti personali rimasti nell’ex Macello – per ribadire loro la totale disponibilità del Municipio a riconsegnare masserizie ed effetti personali ai legittimi proprietari, secondo le modalità già concordate con l’avvocato Costantino Castelli nel corso dell’estate”.
Quanto deciso dal Municipio “è stato messo in opera”.

Dopo l’evacuazione, su ulteriore richiesta di chi ancora rimaneva sul tetto, “il vicesindaco si è recato sul posto, ricevendo – oltre alla richiesta del recupero degli effetti personali – anche quella della liberazione dei due occupanti arrestati dalla magistratura a seguito del ferimento di un agente”. Quest’ultimo tema, sottolinea ancora la nota, “è evidentemente di competenza dell’autorità giudiziaria e non del Municipio”.

In merito alla richiesta degli effetti personali, “il Municipio precisa che fin da subito, dopo lo sgombero di fine maggio, è stata offerta la possibilità di recuperare gli oggetti rimasti negli spazi dell’ex Macello secondo una modalità definita con l’avvocato Castelli, al fine di procedere con una riconsegna ordinata degli oggetti ai legittimi proprietari ed evitare ulteriori denunce penali, come invece paventato dall’avvocazo Castelli”. Quest’ultimo “non ha mai dato seguito a quanto previsto e fino a oggi il Municipio non ha più avuto alcun riscontro o richiesta in merito”.

Sul canale Telegram ‘Controinforma-ti’ intanto si fa sapere che “la compagna continua a resistere sul tetto, richiedendo la scarcerazione dei due compas detenuti alla Farera e la liberazione di tutte le persone arrestate questa mattina”. All’esterno continua invece il presidio in solidarietà.

Leggi anche: