Luganese

Campione vende i gioielli di famiglia per appianare i debiti

Fissate per il 18 e il 25 gennaio due aste per la vendita di beni immobiliari che il Comune ha deciso di alienare

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(Ti-Press)
29 dicembre 2021
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Sono state fissate per il 18 e il 25 gennaio 2022 le due aste per la vendita di cinque gioielli di famiglia che il Comune di Campione d’Italia ha deciso di alienare. Se le aste andranno a buon fine il ricavato di quattro dei cinque gioielli di famiglia sarà destinato a “pagare i debiti”, come conferma Roberto Canesi, sindaco dell’enclave.

L’asta prevista negli uffici del comune alle 10 del 18 gennaio riguarda il comparto immobiliare dell’area zona Fornace e Porto Turistico Riva Galassi il cui prezzo a base d’asta è quantificato in 13,3 milioni di franchi svizzeri. I rimanenti quattro beni comunali che saranno alienati alle 10 del 25 gennaio sono Villa Franchini, Villa Mimosa, lo stabile dell’ex Comando della polizia locale (che prima del dissesto finanziario del Comune aveva 22 agenti, attualmente sono due) e un terreno edificabile in via Per Arogno. Nove milioni e 350mila franchi il prezzo a base d’asta dei quattro beni.

‘Villa Franchini se venduta potrebbe far ripartire la scuola materna’

Fari puntati sull’alienazione di Villa Franchini (1,1 milioni di franchi il valore indicato nell’asta bando pubblicato in questi giorni). Un immobile la cui storia merita di essere raccontata. Villa Franchini, entrata a far parte dei beni comunali, a seguito di un lascito di Franco Franchini, ex sindaco dell’enclave e amico fraterno di Oscar Scalfaro, già capo dello Stato italiano, che nel testamento aveva posto una precisa condizione: quanto ricavato da un’eventuale vendita doveva essere destinato a favore della comunità campionese. “E noi con la vendita di Villa Franchini, se ovviamente andrà a buon fine l’alienazione, faremo ripartire la scuola materna, la cui chiusura a seguito del dissesto finanziario del Comune ha creato e sta creando grossi problemi alle nostre giovani famiglie”, ribadisce Roberto Canesi. Franchini aveva lasciato in eredità anche una villa a Bordighera, venduta lo scorso anno per oltre 600mila euro. Sull’esito delle prossime aste in Comune c’è cauto ottimismo, in quanto ci sarebbero già state manifestazioni di interesse, soprattutto da parte di un immobiliarista milanese, da anni residente a Lugano. In riva al Ceresio la speranza è che la vendita dei gioielli di famiglia possa fare da volano a investimenti in grado di sviluppare turismo e commercio di cui a Campione si avverte una pressante urgenza per non continuare ad ancorare l’economia campionese al solo Casinò che dopo una chiusura iniziata a fine luglio 2018 in questi giorni avrebbe dovuto riaprire. A causa della variante Omicron, nella cattedrale laica di Mario Botta le luci non sono state riaccese. La speranza, ora, è di poterlo fare entro il 28 gennaio.

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