Il Municipio risponde a un’interrogazione di Deborah Meili (Verdi). Dal 2017 sono state inflitte 207 multe dalla Polizia comunale
“La Città di Lugano non procederà alla restituzione delle contravvenzioni incassate nell’ambito della canapa, allineandosi alla pratica cantonale”. È questa la risposta fornita dal Municipio a un’interrogazione di Deborah Meili. L’esponente dei Verdi chiedeva lumi all’esecutivo in merito al tema delle contravvenzioni inflitte dalla polizia a chi è stato trovato in possesso di canapa. Il tema si era acceso a partire dal 2017, quando una sentenza del Tribunale federale sanciva l’impunibilità per coloro che venivano trovati in possesso di piccoli quantitativi di marijuana (non più di 10 grammi). In Ticino, infatti, si era continuato a infliggere sanzioni pur non essendoci una base legale, un errore poi ammesso anche dalle autorità. Da più parti si era quindi sollevata la richiesta di restituire le multe ‘fuori legge’. A Lugano sono state, in totale, 207 le contravvenzioni emesse nel periodo compreso tra il 6 settembre 2017 e il 4 marzo 2020 “data dopo la quale conformemente alle nuove direttive della Polizia cantonale è stata cambiata la prassi”. La scelta di rimborsare chi è stato ingiustamente punito è stata presa, fa notate la consigliera, dal Comune di Losone. La Città ha però scelto di seguire la linea indicata dal governo cantonale, che si era chinato sulla questione rispondendo a un’interrogazione dai contenuti simili. Analoga anche la spiegazione fornita: “La motivazione è da attribuirsi al fatto che ogni persona che viene multata ha la possibilità di contestare la sanzione, ma in caso contrario, la multa cresce in giudicato e meglio in modo definitivo, salvo rimedi straordinari che non sono stati intrapresi”.