Una mozione rivolta al Municipio chiede che diversi servizi vengano internalizzati per avere condizioni più vantaggiose
Il rinnovo del mandato di prestazione al Lac (Lugano Arte e Cultura) verrà rinnovato dal 2025. Una mozione proveniente da sinistra e rivolta al Municipio vuole però già aprire il dibattito su quello che è ritenuto un punto importante: i mandati a ditte esterne. “Chiediamo una modifica dello statuto del Lac in modo da internalizzare i servizi di sicurezza, pulizie, accoglienza, guardaroba, mascherine e biglietteria. Questo per consentire di offrire condizioni di lavoro conformi a quelle della Città per il personale assunto, che possano essere attrattive anche per il personale residente”. A dirlo sono i consiglieri comunali Raoul Ghisletta (Ps), Giovanni Albertini (Movimento Ticino&Lavoro), Sara Beretta Piccoli (Movimento Ticino&Lavoro), Edoardo Cappelletti (Pc), Demis Fumasoli (Forum Alternativo), Marisa Mengotti (Verdi), Nicola Schönenberger (Verdi), Dario Petrini (Ps) e Aurelio Sargenti (Ps). “Riteniamo socialmente inadeguato il fatto che il Lac per espletare i citati compiti dia un mandato a ditte esterne, anziché assumere personale in proprio” è l’accusa rivolta. I firmatari allegano alla mozione anche il totale della spesa per questi settori, riferita all’anno 2019, che ammonta a oltre 1 milione e 700mila franchi.