Lo ha deciso il Municipio nella seduta di giovedì scorso, dopo che un dipendente è stato denunciato per esternazioni su Facebook
Oltre alla denuncia, anche un’inchiesta amministrativa. S’inspessisce la vicenda degli insulti sui social scritti sotto a un post del consigliere comunale luganese Omar Wicht (Lega), che commentava la manifestazione ‘Il funerale della giustizia’ avvenuta un paio di settimane fa a Lugano. I commenti, diretti contro gli organizzatori della protesta – ossia il collettivo ‘T’aspetto fuori’ –, sono costati a una dozzina di persone una denuncia al Ministero pubblico. Fra i querelati, oltre a Wicht stesso, anche un dipendente della Città di Lugano.
Come ci ha confermato il sindaco Michele Foletti, durante la seduta di giovedì scorso l’esecutivo ha deciso di avviare un’inchiesta amministrativa interna al fine di analizzare meglio l’accaduto e stabilire come procedere. Lo stesso dipendente, peraltro, non è nuovo a scivoloni di questo tipo. Solo pochi giorni prima che venisse depositata in Procura la denuncia, l’uomo è stato ufficialmente richiamato in quanto coinvolto in un episodio simile: durante una discussione, sempre su Facebook, è intervenuto contro il consigliere comunale Aurelio Sargenti (Ps). Quest’ultimo aveva espresso un’opinione sul Polo sportivo e degli eventi. Opinione che non era piaciuta: “Personaggi come te dovremmo bandirli dal Consiglio comunale per poter progredire! Sei una vergogna!”, l’attacco a Sargenti.
L’esecutivo ha ritenuto, evidentemente, più grave di questo l’episodio invece nei confronti del collettivo, sfociato come detto nella denuncia.