Scarcerate ed espulse dalla Svizzera per sette anni: alle giovani sono state inflitte pene sospese con la condizionale con il rito abbreviato
Oltre duecento grammi di cocaina destinati ai consumatori ticinesi, soprattutto del Mendrisiotto. Un giro di droga avviato nel marzo di quest'anno che avrebbe potuto crescere, ma che è stato fermato in tempo dalla polizia a Melano. In manette e dietro le sbarre sono finite, verso la fine dello scorso aprile, due donne. Entrambe sono state processate, con il rito abbreviato, e condannate per infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti oggi dalla Corte delle Assise Correzionali di Mendrisio riunita a Lugano. La prima è una 21enne di nazionalità albanese incensurata e residente nel nord Italia. In aula penale, la giovane detenuta dal 28 aprile scorso, ha accettato la condanna a 17 mesi di reclusione sospesi con la condizionale per due anni e l'espulsione dal Paese per sette. Nel processo successivo, alla complice, una 22enne albanese residente in Albania, è stata inflitta una pena superiore per via del maggiore quantitativo di droga trafficata (270 grammi di cocaina): 22 mesi di reclusione sospesi con la condizionale per due anni. La donna è pure stata espulsa dalla Svizzera per sette anni dal giudice Marco Villa.