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Lugano, la valuta digitale locale estesa anche ai turisti

Il progetto di allargare l'utilizzo dei LVGA Points è allo studio della Città e sarà implementato a partire dall'autunno

Potenziale ancora da sfruttare
30 giugno 2021
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I LVGA Points si espandono. La moneta digitale in circolo nel circuito MyLugano – che comprende oltre un centinaio tra negozi, ristoranti e servizi di Lugano – si apre verso nuovi orizzonti: a partire dall'autunno anche i non residenti, turisti compresi, potranno accumulare punti da spendere nei commerci cittadini. «Sì, confermo che effettivamente stiamo lavorando intensamente all'estensione del circuito dei LVGA Points a tutte le persone che vivono in città – ci risponde Marco Borradori –. Attualmente stiamo implementando le necessarie modifiche all'app e all'intero sistema, basato su blockchain, coinvolgendo le categorie interessate, tra cui gli albergatori. Ques'ulteriore sviluppo dell'applicazione MyLugano è stato possibile anche grazie al credito concesso dal Consiglio comunale lo scorso febbraio, volto proprio all'ampliamento del numero di utenti».

‘Si vuole creare un circolo virtuoso’

Il sindaco ha sottolineato che i LVGA Points «stanno funzionando bene»: a oggi è stato emesso in circolo sulla piattaforma l'equivalente di mezzo milione di franchi circa. Non sono mancati esempi virtuosi sia nel settore pubblico che in quello privato di chi ha creduto nel progetto: l'ente autonomo Lugano Istituti Sociali ad esempio ha messo a disposizione per i propri dipendenti l'equivalente di 300'000 franchi e anche la Banca Raiffeisen ha versato ai suoi collaboratori 50'000 franchi di gratifiche sotto forma di LVGA Points. C'è però, fra i commercianti, chi guarda ancora con diffidenza a questo nuovo strumento. «Sì, riceviamo anche alcune critiche – osserva Borradori – che ci aiutano a migliorare il circuito e a renderlo più attrattivo, sia per gli utenti che per i commerci. L'impegno dei commercianti stessi a lavorare per un obiettivo comune promuovendo il circuito è ovviamente fondamentale. I primi dati ci hanno dimostrato che il sistema funziona e che può dare un aiuto concreto a tante piccole e medie imprese di Lugano».

‘Progetto coraggioso, innovativo, in evoluzione’

E sulla questione abbiamo sentito anche Rupen Nacaroglu, presidente della Società dei commercianti di Lugano (Scl). «Quello dei LVGA Points è un progetto ambizioso, molto coraggioso, innovativo ed è in costante evoluzione. Certo, c'è bisogno di tempo affinché sia concretizzato bene e sia più facilmente assimilabile da commercianti e utenti». Quello del commercio digitale che fa capo alla piattaforma MyLugano è d'altra parte solo uno degli aspetti che occupa in questo periodo la Scl. Fra i temi aperti vi è anche quello delle aperture nei giorni festivi, soprattutto quest'anno, quando per la prima volta c'è stata l'opportunità per i commercianti di aprire sia il Lunedì di Pentecoste, sia il giorno precedente. Al termine della stagione primaverile – che oltre alla Pentecoste ha visto aperture straordinarie anche per la Festa del papà, il Lunedì dell'Angelo, il 1° maggio, l'Ascensione, il Corpus Domini e il recente San Pietro e San Paolo –, abbiamo chiesto a Nacaroglu di tracciare un bilancio.

Bene le aperture straordinarie, ma c'è da lavorare

«La Scl è soddisfatta dei primi passi verso un buon numero di negozi aperti: i primi segnali positivi ci sono già. Il lavoro da fare a livello di sensibilizzazione e promozione è ancora tanta. La strada imboccata è quella giusta, e quindi ci auguriamo che le adesioni, che avrebbero potuto essere di più ma sono già state soddisfacenti, aumentino. Bisogna tener conto anche del fatto che, soprattutto ad aprile e maggio, in molti facevano ancora ricorso al lavoro ridotto e quindi non hanno potuto far lavorare i propri collaboratori e questo è stato un ostacolo per alcuni». La Scl non ha statistiche precise in merito a quanti hanno aderito alle aperture straordinarie, ma sente il polso della situazione. E delle differenze in campo. «Bisogna partire dal presupposto che il settore è molto eterogeneo, ci sono tanti tipi di negozi, alcuni sono più orientati al turismo e altri meno, c'è chi ha una posizione più vantaggiosa e chi meno». La merce e il luogo fanno la differenza soprattutto per chi lavora con i turisti: «Sappiamo di casi in via Pretorio, ad esempio, di commercianti che hanno tenuto aperto e non sono stati molto soddisfatti. Viceversa, altri che hanno tenuto aperto nella zona pedonale sono stati molto più contenti».

Occhi già rivolti al Natale

E per la stagione estiva ormai partita «c'è ottimismo perché c'è stata una forte affluenza durante i mesi primaverili. Si vedrà se la tendenza verrà confermata. Se gli svizzeri magari andranno un po' più all'estero grazie alle riaperture, la speranza è che questi vengano compensati dai turisti stranieri che potrebbero tornare». Il presidente sottolinea poi che «come Scl abbiamo in programma campagne di marketing a promozione delle aperture, che vadano a toccare sia il negoziante che il potenziale cliente. Se una città è viva, tutti ci guadagnano. Bisogna far capire in particolar modo a chi ha il potenziale di vendita maggiore nei giorni festivi che val la pena aprire. E non è un discorso che si ferma solo alla bella stagione, ma vale anche per le domeniche e con un occhio rivolto già al periodo natalizio».