Così il Municipio di Lugano risponde a un'interrogazione del Ps che chiedeva chiarezza sul tema
"In caso di notifica, la Cancelleria Comunale deve pubblicare all'albo, per un periodo di 15 giorni e nei termini (...) il nome dei singoli donatori e l'ammontare dei contributi eccedenti complessivamente l'importo di 5'000 franchi. Nel caso specifico e con particolare riferimento alle recenti elezioni comunali dello scorso 18 aprile, nessun partito o gruppo, come neppure nessun candidato ha fatto uso dell'obbligo di notifica. Inoltre, non è pervenuta al Municipio nessuna concreta segnalazione dell'evenienza di un tale obbligo". Così risponde il Municipio di Lugano all'interrogazione presentata lo scorso aprile da Raoul Ghisletta (Ps) intitolata '"Fiumi di denaro per le elezioni comunali - tutto in regola?".
L'Esecutivo premette: "Come correttamente indicato nel testo dell'interrogazione, la procedura dettata dalla legge in questo ambito è chiara. Più precisamente, l'obbligo di notifica dei contributi in ambito di campagne elettorali è di competenza dei partiti politici e delle rispettive sezioni, come pure di competenza dei diversi candidati alle elezioni i quali devono, se del caso, comunicare alla Cancelleria comunale i vari dati, nella forma e nei termini di cui all'art. 90 Ledp". E alla domanda se il Municipio abbia vigilato, l'Esecutivo risponde: "Ai sensi della legge, nessun compito di vigilanza spetta all'autorità comunale, alla quale spetta semmai il compito di agire a fronte di specifiche notifiche (e/o di puntuali e concrete segnalazioni) e, se del caso, di perseguire gli interessati". Resta il fatto che nessuna notifica è giunta dai partiti, né da sezioni o candidati alle elezioni.