Luganese

Nel bosco per... imparare sul ‘cammino della castagna’

È stato presentato oggi a Cademario il progetto di educazione ambientale volto a far conoscere le selve castanili ticinesi ai bambini

Un castagneto in Malcantone, con sullo sfondo il paese di Breno (Ti-Press/Archivio)
21 maggio 2021
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Otto diverse attività per conoscere l'albero della castagna, il frutto e tutto quel che vi ruota attorno. Un obiettivo semplice quanto importante quello che si sono prefissi l'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana (Acsi) e l'Unione contadini ticinesi (Uct), sfociato nel progetto di educazione ambientale “Il camino della castagna” presentato stamattina nella selva castanile Squillin di Cademario. «Ci piacerebbe portare le nuove generazioni nelle selve, far conoscere loro in maniera giocosa tutto quel che ruota attorno alla castagna – ha precisato il segretario dell'Acsi Paolo Piattini –. Ci auguriamo che possa rinascere l'interesse ad andare nelle selve. Si tratta di aree agricolo-forestali e spesso non si sa quanto lavoro ci sia dietro: lo scopo dell'iniziativa è trasmettere queste conoscenze ai giovani di oggi».

‘L'albero per antonomasia della Svizzera italiana’

L'intento è in ampia parte didattico, sebbene si tratti di attività fattibili anche privatamente in famiglia. Il progetto è infatti parte del programma nazionale “Scuola in fattoria”: un'opportunità per le classi di vari gradi scolastici di conoscere il mondo agricolo rivolgendosi a una delle 450 aziende partecipanti – 35 in Ticino –, prendendo parte alle attività pratiche delle fattorie. «Sono lezioni sensoriali utili per colmare quel gap che i bambini hanno con la conoscenza del territorio» ha evidenziato Sem Genini, responsabile dell'Uct. E chi meglio del castagno per conoscerlo, il territorio? Importato come albero da frutta a Sud delle Alpi dagli antichi Romani «è l'alberto per antonomasia della Svizzera italiana» ha ricordato Piattini. Una ricchezza testimoniata dalle 134 selve castanili gestite da aziende agricole in Ticino dove sarà possibile effettuare le attività. Simbolo della geografia, ma anche della storia ticinese: «Veniva chiamato ‘albero del pane’ perché in passato se ne ricavava la farina, oltre ad altri usi alimentari», ha inoltre ricordato Tiziano Zanetti.

Bambini in azione

Il presidente dell'Alleanza patriziale ticinese ha quindi sottolineato che «non si tratta di un recupero nostalgico o solo di uno sfizio per rendere più bella una zona. Durante questa pandemia ci siamo resi conto quanto sia importante avere dei boschi curati, dei sentieri ben tenuti e quindi quanto importante sia l'opera di manutenzione dei Patriziati. E poi c'è tutto l'aspetto formativo: sono 3'000 i giovani che si recano annualmente nei 15 centri di interesse gestiti dai Patriziati nel cantone per stare a contatto con la natura e apprendere». Un destino toccato oggi alla terza elementare dell'Alto Malcantone, guidata dalla maestra Guya Saccomani. «È sempre più complicato mantenere elevata l'attenzione dei bambini – ci ha spiegato la docente –, hanno bisogno di toccare con mano le cose, in tal modo restano loro anche più facilmente impresse». E la soddisfazione è evidente sui volti e nelle parole degli alunni: «Abbiamo fatto tante cose: un nido d'aquila, un cerchio rappresentativo delle quattro stagioni con elementi naturali, abbiamo visto una lepre. Siamo molto felici» hanno detto in rappresentanza della classe Daniele, Maya e Noah.

Otto diversi tipi di attività

E come ha ricordato il presidente dell'Acsi Giorgio Moretti, «le schede sono pensate per fornire ai docenti le informazioni per realizzare le attività». Ma di quali attività si tratta? Ce n'è per tutti i gusti: pulire le selve con gli strumenti adeguati, piantare alberelli, colorare dei castagni, degustare caldarroste o vermicelles o altre specialità, per citarne alcuni. Numerose le materie toccate: italiano, matematica, scienze, geografia, storia, attività creative e altre. E sebbene le attività possano essere organizzate autonomamente, scaricando o richiedendo gratuitamente le schede all'Acsi, è anche possibile prendere contatto con quest'ultima per richiedere un accompagnamento (a pagamento) per avere una guida durante le attività.