Nervi tesi a pochi giorni del voto, fra il blocco Plr-Ppd e 'Insieme' su una questione di sussidi
La faccenda covava da più di un anno: lunedì sera Sono volati gli stracci, come si dice, in quel di Porza durante una calda seduta di Consiglio comunale. Proprio nella settimana del voto comunale, forse non è un caso. Oggetto del contenere una questione all'apparenza non così eclatante, ovvero un regolamento per la concessione di incentivi di natura ambientale: per l'auto elettrica, il risanamento energetico della casa, e così via. Uno dei municipali - Siro Realini - si è in sostanza dissociato dal resto del Municipio, nell'ambito della discussione sulla mozione, che era stata presentata dal suo gruppo, Insieme per Porza. Mozione, va detto, bocciata dal Consiglio comunale. In precedenza sulla collina si era arenata una mozione di carattere simile ma di contenuto diverso, del Plr, per l'elargizione di sussidi a favore dell'attività fisico-sportiva. Questa, invece, approvata ma fermata da un ricorso proveniente da Insieme.
Fin qui sembrerebbe una ordinaria disputa di politica comunale. Ma in sala gli animi, sembra esacerbati anche da precedenti contrasti, si sono accesi e sono volate parole grosse. Raccontano i presenti che i consiglieri di Plr e Ppd sono stati definiti 'paraculi' mentre la capogruppo di Insieme per Porza ha ricevuto un epiteto relativo alle sue origini meridionali. A far discutere è stata pure la presa di posizione del municipale Realini. Lesa collegialità? Sì, secondo gli Plr e Ppd che in un comunicato congiunto citano la Legge organica comunale: sindaco e municipali potrebbero intervenire solo a nome del Municipio e a sostegno delle proposte municipali (art. 55 cpv. 3). Il presunto mancato rispetto della Loc ha infastidito pure il sindaco di Porza, il Plr Franco Citterio, che da noi sentito reputa "inaccettabile" l'accaduto e lamenta le costanti perdite di tempo dovute ad 'Insieme per Porza' nelle diverse sedi, municipali e legislative.
E Siro Realini, cosa risponde? "La collegialità non è un vincolo assoluto. Lo dice anche Eros Ratti, nel 'Comune' che è la Bibbia in materia: laddove gli oggetti e i provvedimenti trattati dal Municipio, riguardano non solo il cittadino, ma rivestono aspetti di interesse più generale, in questi casi il principio di collegialità non può prevalere sul diritto di critica e la libertà di espressione garantiti dalla costituzione. La verità è che il 'partitone' l'anno scorso ha cercato di profilarsi prima delle elezioni (poi rinviate ndr) coi sussidi per attività sportive, peccato che per fare in fretta a distribuire le 'prebende elettorali' prima delle elezioni (poi rimandate ndr) delle scelse la via dell'ordinanza, che è stata contestata e il Tribunale cantonale ci ha dato ragione...".