Luganese

Riaperto il casinò di Campione... Ma è una truffa

L'amministratore unico della società vera querela due app russe che si sono appropriate del nome della casa da gioco

Una veduta da sud della casa da gioco di Campione d'Italia (Ti-Press)
30 marzo 2021
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C'è chi, ma non si sa chi sia, ha ''riaperto'' il Casinò di Campione d'Italia, anche se ormai è chiuso da quasi tre anni. Un casinò online con marchio e immagine della casa da gioco dell'enclave: una garanzia di serietà e tutela per gli scommettitori. Siamo invece in presenza di una truffa, denunciata dall’amministratore unico della Casinò Campione d'Italia, che ha dato mandato ai legali di agire contro due app russe che si sono appropriate del nome della casa da gioco. Utilizzando i social e un italiano piuttosto stentato gli operatori hanno lanciato una campagna pubblicitaria chiedendo d'iscriversi al "Casinò online Campione d’Italia" con la promessa di riconoscere fino a 120 euro di credito gratuito e 50 giri al giorno, anche in questo caso gratuito, per "tentare la fortuna".  In riva al Ceresio erano tutti all'oscuro. In questi nell'enclave l'attenzione è rivolta all'accordo che la società di gestione del casinò sta trattando con il 277 ex dipendenti che si sono opposti al licenziamento promuovendo una causa collettiva. L'udienza dello scorso 25 marzo è stata aggiornata al 25 maggio. I legali della casa da gioco hanno proposto ai sindacati una bozza di accordo per offrire a chi non sarà riassunto 36 mesi di stipendio, il Tfr, i crediti privilegiati e un risarcimento danni pari a due mensilità lorde. Per chi sarà riassunto il pagamento dei crediti privilegiati diversi dal Tfr avverrà in maniera dilazionata dal trentesimo a sessantesimo mese successivo al riavvio dell’attività.