Problema di portata per i canali di smaltimento acque, e lavori supplementari: 3,7 milioni
Si sta rivelando salato il conto per il rifacimento del centro città, nella zona di via della Posta. Un messaggio da poco recapitato all'esame del Consiglio comunale di Lugano, chiede infatti ulteriori stanziamenti: 850 mila franchi per 'maggiori difficoltà esecutive' e soprattutto altri 2 milioni e 850mila franchi per l'estensione delle opere, attivando quindi a 3 milioni e 700 mila franchi. Per l'opera erano stati già erogati 8 milioni e mezzo di franchi.
La problematica di rilievo riguarda qualcosa tra le altre lo smaltimento sotterraneo delle acque, precisamente il reticolato di condotte delle acque piovane tra via della Posta (dove è stato realizzato un nuovo canale) via Pretorio e il 'canale Genzana', che prende il nome da un antico torrente che scendeva da Massagno. Le ricorrenti fuoriuscite di acque verificatesi negli ultimi anni sarebbero dovute a una insufficiente portata; gli interventi previsti non sarebbero sufficienti e si rende necessario il potenziamento del canale. Stabilito che il Genzana non è più un corso d'accusa ma un canale vero e proprio, il problema oltre che economico è diventato pratico, dal momento che uno scavo andrebbe a interessare la zona antistante la pensilina Botta, cioè la stazione dei bus di Lugano centro, intralciando oltretutto il futuro cantiere del tram-treno. La soluzione individuata è rilevare dalla banca Ubs il già esistente passaggio sotterraneo che collega le due sedi della banca, realizzandovi un 'sifone'. Vi sono per finire alcuni lavori non previsti, come l'estensione dell'intervento di sottostruttura e stradale su due tratti di via Vedeggio, e su piazza San Carlo, come pure cavi, compattatori e cassonetti per la spazzatura, e vasche in calcestruzzo perla nuova alberatura.