Marzio Cattani, presidente del sodalizio, presenta la novità a livello svizzero che raccoglie il sostegno dell'ente turistico luganese
Una luce nel buio di questo periodo funestato da pandemia e restrizioni. È quella che vuole accendere il Velo club Monte Tamaro con il suo progetto tanto innovativo da rappresentare una 'prima' a livello svizzero. Al di là della metafora, l'intenzione del sodalizio è di farne brillare parecchie per illuminare di notte due piste di Mountain Bike principalmente destinate ai biker. Però il progetto, ci spiega Marzio Cattani, presidente del Velo club Monte Tamaro, è stato pensato per attirare l'interesse di tutta la popolazione e soprattutto dei turisti. Il progetto ha già raccolto il sostegno entusiasta di Lugano turismo, tanto che l'ente è pronto a mettersi in prima linea nel promuoverlo. Ridotta ai minimi termini, l'iniziativa vuole realizzare due percorsi percorribili anche di notte, uno più facile e turistico di 2,75 chilometri, l'altro lungo 6,08 km consacrato agli sportivi che possano offrire un'esperienza nuova per appassionati e famiglie.
Quando e come nasce l'idea? «Un paio di anni fa, da circa un anno l'abbiamo elaborata - racconta Cattani -. Tutto è partito dalle discussioni interne al comitato sui problemi riscontrati negli allenamenti durante l'inverno quando le giornate sono più corte. Allenamenti per i quali bisogna dotarsi di una pila per pedalare al buio e perciò era stata richiesta la posa di qualche lampione lungo i tracciati. Da qui, attraverso le mie conoscenze imprenditoriali e professionali, mi sono mosso nel cercare quali soluzioni praticabili avremmo potuto proporre. L'azienda per la quale lavoro ha una grande esperienza nel settore». Come sono stati decisi i percorsi? «Le tracce sono state preparate abbastanza rapidamente grazie all'esperienza maturata da tempo - risponde il presidente -. Parte del tracciato corrisponde a quello del campionato mondiale del 2003 organizzato nel comprensorio. C'è la risalita da Rivera con partenza dallo Splash & Spa fino ai piedi del monte Ceneri, poi si entra nel bosco e si continua lungo il percorso dei Mondiali con il rientro verso Bironico. È una percorso anche interessante per gli allenamenti visto che presenta diversi livelli di tecnica accessibili a tutti. Ci siamo immaginati una traccia modulabile e la possibilità di ampliarla con un sentiero accanto destinato a chi cammina».
E di notte come funziona? «La soluzione è all'avanguardia con luci led a basso consumo che si attivano al passaggio del biker dopodiché si spengono subito - spiega Cattani -. Non solo, Nel percorso ci sono quattro sottopassi che vorremmo valorizzare con un'illuminazione particolare. I sottopassi potrebbero inoltre essere sfruttati per organizzare eventi a tema, durante il Natale e in altri momenti. Un po' come succede già a Bad Ragaz dove ci sono i giochi di luce. C'è insomma spazio per crescere in svariati ambiti nel proporre il nostro territorio». Quanto costerebbe concretizzare l'idea? «In base alle nostre stime, per i sottopassi e la prima tappa del percorso (circa 2,5 km) abbiamo calcolato 300-350mila franchi - indica Cattani -. Per l'illuminazione completa della traccia di 6,08 km, si arriva attorno al milione di franchi. Una parte dei sentieri ci sono già, si tratterebbe di mettere in produzione la 'Chicken line' (in gergo ciclistico Mbt) che consente la percorribilità a tutti. Una parte del percorso è percorribile anche dai disabili in carrozzella. Chi invece è più bravo ed esperto all'interno del percorso troverà un passaggio da allenare in notturna in tutta sicurezza».
Il presidente del sodalizio spiega che sono stati approfonditi aspetti che hanno fornito risposte interessanti. Intanto, gli svizzeri che praticano sport sono in costante aumento e prediligono camminate, escursioni in montagna, ciclismo e Mountain Bike. Il progetto si rivolge però anche ai non biker e ai non professionisti... «Soprattutto a loro. Mi immagino una famiglia che arriva in Ticino d'estate o d'inverno, si gode la giornata di sole, poi viene a vedere com'è l'emozione di camminare o pedalare nel bosco di notte con l'illuminazione speciale che proponiamo. Si tratta di una prima a livello svizzero. Di recente, a Lenzerheide è stata lanciata una prima mondiale: la Licht Ride, una pista da sci illuminata con lo stesso sistema e scritte illuminate al suolo. L'interesse, a livello di marketing e di turismo non dovrebbe mancare. Il progetto non necessita varianti di piano regolatore, mentre i diritti di passo sono acquisiti, occorrerà il via libera del Cantone (in particolare da parte dell'Ufficio della natura e del paesaggio)». Cattani, che auspica una concretizzazione per quanto possibile rapida, rivolge un appello alla politica e agli investitori: «Non bisogna aver paura soprattutto adesso bisogna puntare nelle innovazioni e nelle novità nel promuovere novità in Ticino. Altrimenti i turisti cercano altre destinazioni. Iniziative come la risalita in notturna al monte Tamaro che intendono implementare sono da sostenere». Chiamati in causa direttamente sono dunque la politica e gli enti turistici.
«Il progetto ci è stato presentato nei giorni scorsi, è bellissimo e affascinante, lo abbiamo apprezzato non soltanto perché si inserisce magnificamente nel territorio già ben attrezzato, ma anche e soprattutto perché consente di allargare l'offerta fuori stagione». Non ha dubbi il direttore di Lugano Region Alessandro Stella: «Farà senz'altro del bene alla nostra destinazione è un'offerta Top che peraltro tiene conto dell'ambiente con la proposta di illuminazione 'intelligente' che si accende al passaggio del ciclista o del pedone ed tecnologicamente avanzata». Un sistema simile è peraltro già stato attivato con la soddisfazione dell'utenza, di notte lungo la ciclopista Canobbio-Tesserete. Un altro aspetto interessante del progetto è la potenziale capacità di coinvolgere non solo gli appassionati di Mountain Bike: «I due percorsi si prestano anche per le camminate e per i runner, con la luna piena e pure senza. La tappa più corta è stata pensata anche per gli anziani piuttosto che chi volesse ammirare i giochi di luce nei sottopassi» aggiunge il direttore di Lugano Region che sottolinea gli altri punti di forza del progetto che si pone al centro del Ticino, fra Bellinzona e Lugano ed è nei pressi dei collegamenti autostradali e ferroviari. Un progetto che sfrutta il nome del monte Tamaro, una delle montagne più conosciute e cliccate in Svizzera, all'interno del Tamaro Park, con altre sinergie possibili e auspicabili con le altre offerte presenti in zona.