Il problema sorto dopo l'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo. Il Comune mette in mora Ministero dell'ambiente italiano e Regione Lombardia
Nei prossimi quindici giorni Campione d'Italia non sarà raccolta la spazzatura da parte dell'azienda ticinese che da anni svolge un servizio essenziale qual è quello della raccolta dei rifiuti. Lo ha comunicato, ieri, ultimo giorni dell'anno, l'amministrazione comunale. È uno dei tanti problemi sorti, e non ancora risolti, a seguito dell'inclusione dell'enclave, dal 1° gennaio 2020 nello spazio doganale europeo. Una inclusione che a parole nessuno ha voluto, ma che in riva al Ceresio non è arrivata per caso, e che sta limitando se non addirittura bloccando alcuni servizi fondamentali ai campionesi. E fra questi problemi c'è quello dello smaltimento dei rifiuti che è sempre avvenuto in Ticino. Nei dodici mesi trascorsi non è stato possibile trovare un soluzione. ''L'Ufficio tecnico, ampiamente ridimensionato dopo il dissesto finanziario dell'ente, impegna un tempo abnorme al disbrigo delle pratiche necessarie per il trasporto transfrontaliero, sottraendo conseguentemente tempo e risorse ad altri servizi di sua competenza'', si legge nel comunicato alla cittadinanza dell'amministrazione comunale dal quale si è apprende che il comune dopo aver esposto il problema al Governo ha ''messo in mora il Ministero dell'Ambiente e Regione Lombardia per l'evidente rischio di inquinamento ambientale e l'insostenibile situazione venutasi a creare''. L'Amministrazione comunale si è appellata ''al grande senso civico dei campionesi, già ampiamente dimostrato in questi difficilissimi anni, affinché si limiti quanto possibile l'emissione di rifiuti solidi urbani (sacco nero dell'immondizia) separando l'umido e trattenendo i rifiuti non degradabili sino alla normalizzazione del servizio