Elezioni, sfuma l'accordo per la lista unica. Nicola Schönenberger: 'Un discorso di area di sinistra meglio della frammentazione'
"Preso atto della decisione dei Verdi di Lugano di fare una lista comune con il Ps, ci vien da dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Da parte nostra, auspicavamo di ripetere il successo ottenuto l’anno scorso dalla lista Verdi e Sinistra alternativa, ma altre logiche hanno purtroppo finito per prevalere. Ora saremo liberi di portare avanti idee e soluzioni ambientali che siano sostenibili per tutta la popolazione e che tengano conto di tutti i quartieri della città – perché Lugano non termina in via Balestra!". È un passaggio della nota del Forum alternativo (Fa) che si presenta come "una forza di opposizione concreta e pragmatica" e prende le distanze dai Verdi con i quali aveva avviato una discussione per una lista unica e correre assieme alle elezioni comunali a Lugano di aprile. Fa non vuole fungere da "portaborse per municipali che non sanno compiere atti di rottura e di fatto sono conniventi con una maggioranza borghese e populista". Da noi contattato, il consigliere comunale dei Verdi Nicola Schönenberger dichiara: «Abbiamo preferito portare avanti un discorso di area per tentare di raggruppare tutte le forze della sinistra e allestire una lista unica per il Municipio. Sarebbe stato meglio per darsi maggiori possibilità di cambiamenti nella gestione della città piuttosto che presentarsi alle elezioni frammentati. Ci abbiamo provato e il discorso di area lo porteremo ancora avanti»
Fa si batte per "una città vivibile, a misura d’uomo e di donna. Una città in cui le famiglie possono crescere i loro figli. Una città attenta alla convivenza tra le varie generazioni, dai giovani agli anziani. Una città che non scarica sempre i sacrifici sulle cittadine e i cittadini, ma che ha il coraggio di implementare le soluzioni alternative necessarie" Soluzioni che il movimento ritiene non manchino: "un’azione sociale pragmatica e vicina ai bisogni dei cittadini, una pianificazione che permetta alle piccole attività commerciali e artigianali di prosperare, la convivenza di tutte le mobilità, con una rete di posteggi esterni e mezzi a ciclo continuo e/o taxibus". E ancora: "Sappiamo, purtroppo, che la politica comunale va spesso di pari passo con il siparietto delle ripartizioni: qualcuno ogni tanto accende il megafono e sbraita lo scandalo, e intanto dietro le quinte si fanno accordi, si firmano contratti, e tutti amici come prima. La questione dell’autogestione è lì da vedere: a parole c’è chi si smarca, ma nei fatti tutti seguono la linea decisa dal Municipio. Ed è così con quasi tutti i progetti alternativi che vengono proposti".