Pandemia, dopo gli 'acquari' installati per le sedute del Gran Consiglio, la Logistica attrezza pure l'aula penale principale contro il Covid
Dopo la politica, la giustizia. La sezione della logistica cantonale ha posto a prova di Covid-19 anche il tribunale cantonale. Nell'aula penale principale a Lugano sono stati installati i plexiglas per ridurre al minimo il rischio di contagi. Pannelli divisori trasparenti si ergono davanti alla postazione della Corte in cui siedono i giudici; tra il banco della pubblica accusa e i rappresentanti degli accusatori privati; tra i due banchi adibiti agli avvocati di difesa; e tra la prima e la seconda fila riservata agli imputati, nel caso in cui al processo sfilino più di un imputato. Al processo svoltosi stamane in aula penale, davanti alla Corte delle assise correzionali, i plexiglas sono così stati inaugurati. Niente plexiglas, invece, nello spazio riservato al pubblico, ma i posti sono comunque adeguatamente distanziati da appositi cartelli posti sugli schienali.
Naturalmente, quella dei pannelli divisori, è soltanto l'ultima delle misure introdotte dall'autorità cantonale. Da settimane, ormai, è già stato istituito l'obbligo d'indossare le mascherine in modo permanente, durante tutta la durata del processo, come pure disinfettanti sono stati posati nell'atrio del palazzo di giustizia e all'ingresso dell'aula penale principale. Dall'inizio della seconda ondata dei contagi, prima dell'ingresso - alle parti del processo, a giornalisti e pubblico - agenti della polizia cantonale misurano la febbre e si incaricano di far compilare l'autocertificazione che comprovi l'assenza di sintomi.
I plexiglas rappresentano una soluzione già adottata per le sedute del Gran Consiglio, dapprima a Palazzo delle Orsoline e poi, a inizio novembre, al Mercato Coperto di Mendrisio dove si è già riunito un primo plenum e dove si svolgeranno anche le prossime due sedute. Plexigas, in questo caso, decisamente intensificato attorno a ogni politico, tanto da guadagnarsi l'immagine di "acquari".