Luganese

Cocaina, erba, mdma: condannato a Lugano uno spacciatore

Si tratta di un 57enne malcantonese, che in meno di un anno ha venduto oltre mezzo chilo di coca a consumatori locali. A casa sua munizioni senza i permessi.

Cocaina, ma anche erba e droghe sintetiche (Foto Ti-Press)
13 novembre 2020
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Oltre mezzo chilo di cocaina, 235 grammi fra hashish e marijuana, quantità minori di mdma e ketalgine. Ne ha spacciata parecchia di droga il 57enne condannato oggi alle Assise criminali di Lugano a ventotto mesi di detenzione, quindici dei quali sospesi per un periodo di prova di quattro anni. Parecchia, e variegata: «un ventaglio preoccupante di stupefacenti», ha sottolineato il presidente della Corte Mauro Ermani durante il procedimento, che si è svolto nella forma del rito abbreviato.

Cento franchi per 0,7 grammi di coca

Residente nel Malcantone, l'uomo – cittadino svizzero, difeso dall'avvocata Sara Sabina Schlegel – ha rifornito, secondo la ricostruzione della procuratrice pubblica Pamela Pedretti, una trentina di acquirenti locali delle pericolose sostanze. Droga, prevalentemente cocaina rivenduta in confezioni da 0,7 grammi al prezzo di 100 franchi l'una. Dieci invece i franchi al grammo ricavati per la vendita di hashish e marijuana. E proprio uno di questi acquirenti ha fatto il nome dell'uomo agli inquirenti, nell'ambito dell'inchiesta che ha portato al suo arresto lo scorso giugno. Da allora si trova alla Stampa in esecuzione anticipata della pena, dopo tre mesi di detenzione preventiva.

Precedenti sempre nell'ambito della droga

Reo confesso, l'imputato non ha dato in aula particolari giustificazioni riguardo ai reati commessi. Di certo c'è che non è la prima volta che fa i conti con la giustizia né è la prima che ha a che fare con la droga. Già nel 2012 è stato infatti condannato a quattro anni di carcere, anche allora sospesi dato che è stato poi rilasciato condizionalmente l'anno successivo. I precedenti riguardano l'ambito della droga, del traffico più che dello spaccio al dettaglio come stavolta. «Lei con gli stupefacenti ci sa fare – ha detto il giudice pronunciando la sentenza –. Dovrebbe cambiare vita, ma con il passato e l'età che ha non si può scommettere che dia un taglio a queste attività. Tuttavia la Corte condivide il ragionamento della pp». Ossia, una condanna parzialmente sospesa ma un lungo periodo di prova che lo ricondurrebbe in carcere qualora sgarrasse nuovamente.

Tante munizioni ma nessuna autorizzazione

Oltre che per aver infranto la Legge federale sugli stupefacenti, il 57enne è stato altresì condannato per aver infranto quella sulle armi e sulle munizioni. A casa gli sono state trovate numerose munizioni e cartucce di vario genere, il tutto senza possedere un porto d'armi o altre autorizzazioni. Al termine del procedimento, il condannato è stato riaccompagnato in prigione.