Luganese

Molinari e lassismo delle autorità: 'La misura è colma'

Interpellanza interpartitica a Lugano sulla manifestazione non autorizzata dove è stata ferita (naso rotto) anche una nostra giornalista.

Manifestanti
3 novembre 2020
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"Non è assolutamente una questione risolta quella relativa all’autogestione in Città". A sottolinearlo è un'interpellanza sottoscritta da alcuni consiglieri comunali provenienti da diversi partiti: Alain Bühler (primo firmatario), Raide Bassi e Tiziano Galeazzi per l'Udc; Omar Wicht della Lega dei Ticinesi; Tobiolo Gianella per il Partito liberale radicale; Angelo Petralli e Marco Ferretti del Ppd; e l'indipendente Giovanni Albertini. "L’ennesima azione illecita da parte degli autogestiti – è la ricostruzione iniziale dei fatti – è quella andata in scena nella serata di venerdì 30 ottobre, in piazza Molino Nuovo, dove un gruppo di circa 30 persone, dalle 19.30 e fino a tarda sera, ha imbrattato la pubblica piazza, ha arrecato disturbo al vicinato, ha violato le norme pandemiche; e tutto ciò senza alcuna autorizzazione dalle autorità (ne siamo certi) e, dulcis in fundo, è stata aggredita una giornalista (Federica Ciommiento de 'laRegione' ndr) che si trovava sul luogo esclusivamente per svolgere il suo lavoro e alla quale va tutta la nostra solidarietà".

'Gli autonomi spadroneggiano impuniti in Città'

"Dai racconti dei presenti nella zona e dai media – si ricorda ancora nell'interpellanza – si evince che la Polizia cittadina non abbia ritenuto necessario un intervento sul posto, nemmeno dopo la chiamata da parte della malcapitata aggredita a testate da una manifestante e tanto meno a seguito di svariate chiamate da parte dei cittadini abitanti della zona. Secondo informazioni da noi raccolte, la Polizia era però presente “in borghese” per monitorare la situazione. Ci troviamo dinanzi all’ennesimo caso, l’ultimo di una lunga lista, nel quale gli ex molinari spadroneggiano impuniti in Città, sprezzanti delle leggi e dei regolamenti, che tutti i comuni cittadini sono chiamati a rispettare, senza alcun timore di utilizzare la violenza e senza alcun rispetto per la quiete pubblica. Non solo, sui social network abbondano le foto dedicate ai vandalismi di edifici e strutture pubbliche, private e religiose, da parte degli autogestiti".

"Mesi or sono, a un atto parlamentare del medesimo tenore, il Municipio di Lugano rispondeva appellandosi al rispetto dei diritti costituzionali, delle norme vigenti e al principio di proporzionalità nel giustificare l’inazione delle Autorità nei confronti degli autogestiti. Diritti costituzionali che vanno però garantiti anche al resto della cittadinanza, la stessa che è chiamata a rispettare le norme vigenti e alla quale non vengono mai concessi gli “sconti” dei quali godono gli autogestiti. Per contro, il principio di proporzionalità è alquanto sovrastimato alla luce del fatto che, per accumulo, le azioni commesse dagli ex molinari negli ultimi 18 anni non giustificano più alcun lassismo da parte delle Autorità. Per essere più chiari: la misura è colma!", è il monito dei consiglieri comunali.

Alla ricerca di una roadmap per l'ex Macello

Da qui i quesiti rivolti all'esecutivo cittadino: la manifestazione era stata autorizzata? Per quale motivo la Polizia non è intervenuta a seguito delle chiamate da parte della giornalista e dei cittadini domiciliati nella zona? È confermata da parte del Municipio la presenza di agenti di polizia in borghese? In caso affermativo, quanti e di quali corpi (comunale e/o cantonale)? Sono stati identificati i manifestanti? Se sì, verranno perseguiti per le loro azioni e saranno chiamati a coprire le spese di ripristino degli edifici e delle strutture imbrattate? Il Municipio per quanto ancora è intenzionato ad accettare simili azioni? Per quanto riguarda la convenzione in vigore tra la Città, il Cantone e gli autogestiti, è ammissibile una sua disdetta unilaterale sulla base del continuo non rispetto delle norme comunali, cantonali e federali? In merito ai lavori di ristrutturazione dell’ex Macello, chiediamo al Municipio di comunicare al Consiglio comunale la roadmap per l’inizio e la conclusione dei lavori, comunicando date, azioni e termine di consegna dell’opera alla cittadinanza.

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