Confine

Casinò di Campione, incontro coi sindacati

In vista di una possibile riapertura. I dipendenti sono stati tutti licenziati due anni fa

Ti-press
18 ottobre 2020
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È fissato per martedì pomeriggio alle 17 in comune l'incontro fra Marco Ambrosini, amministratore delegato della Casinò di Campione S.p.A., società che sino al 27 luglio 2018, aveva gestito la casa da gioco dell'enclave, e le Organizzazioni sindacali. All'incontro saranno presenti anche il neo sindaco dell'enclave Roberto Canesi e gli assessori Tanina Padula e Paolo Bortoluzzi.

Nei giorni scorsi l'Ad già incontrato la curatela fallimentare e la Banca Popolare di Sondrio. Non è dato sapere l'esito degli incontri che hanno preceduto quello con i rappresentanti dei lavoratori che ricordiamo, nel luglio di due anni fa, sono stati tutti licenziati e un centinaio di loro essendo terminato il periodo coperto dall'indennità di disoccupazione sono senza reddito. L'importanza dell'incontro di domani pomeriggio ("i passi successivi dipendono dall'esito dell'incontro'' commenta Ambrosini) deriva dal fatto che una futura società di gestione del Casinò necessariamente dovrà fare i conti con i costi di gestione, condizionati dalla voce personale. Nel maggio 2018, periodo in cui l'azienda era impegnata a elaborare un piano di ristrutturazione del debito del Casinò, la Casinò di Campione spa, era riuscita a trovare un accordo con i sindacati, che prevedeva una riduzione dell'orario di lavoro (cinque ore e mezzo al giorno) con conseguente riduzione salariale del 30 per cento, modulato in base allo stipendio. L'accordo di due anni fa prevedeva anche il ricorso ai benefici della legge Fornero, su base volontaria, per 22 dipendenti, con la possibilità di arrivare a 28. Il 27 luglio 2018, giorno in cui il Casinò è stato chiuso, i dipendenti della casa da gioco erano 480. Ora si pensa a un organico attorno a 300/350 dipendenti. Una cura dimagrante per contenere il costo del lavoro. L'attività dell'Ad ha come obiettivo finale quello di concordare con tutte le parti in causa un percorso condiviso in vista dell'udienza del prossimo 3 novembre in Cassazione a Roma. I giudici della Suprema Corte sono chiamati a decidere sul ricorso della Banca Popolare di Sondrio e sul contro ricorso della curatela. La decisione della Cassazione determinare tempi e modi per arrivare alla riapertura del Casinò.