Luganese

Lugano, un poker per rilanciare gli Angioli

Inaugurata al Lac la mostra con le quattro soluzioni architettoniche e urbanistiche per riqualificare il comparto della storica funicolare

Un momento dell'inaugurazione dell'esposizione (Ti-Press)
13 ottobre 2020
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Un rinnovato punto di richiamo turistico e una riqualifica che valorizzi gli spazi pubblici. Sono due dei principali obiettivi delle quattro proposte per la riattivazione della funicolare degli Angioli esposte nella Hall del Lac da stasera a venerdì 16 ottobre dalle 10 alle 18. I lavori sono presentati da quattro team interdisciplinari invitati dal Municipio di Lugano tramite un mandato di studio in parallelo con l'obiettivo di identificare soluzioni funzionali e architettoniche per la riqualifica del comparto. I lavori sono stati conclusi lo scorso gennaio con il rapporto della giuria e l'esposizione è stata inaugurata stasera.

Minimalista con interventi puntuali

Il team formato dall'architetto Thomas Schlichting, dalla Passera &Associati Sa per l'ingegneria, dalla Land Suisse Sagl per la paesaggistica e dalla Büro für Bauökönomie Ag ha formulato una proposta minimalista con piccoli interventi puntuali che considera la riattivazione della funicolare degli Angioli una nuova condizione e un nuovo elemento urbano da legare soprattutto al sistema della mobilità lenta e delle ciclopiste. Accanto alla torretta storica, ne ha disegnata peraltro una nuova contenente scale e ascensori quale rilettura di tipo figurativo del contesto urbano. Fra le altre proposte, per piazza Luini e il lungolago l'intervento è però più incisivo: un nuovo debarcadero, proposto in maniera diversa anche dagli altri gruppi, per l'attracco di barche private e una fontana circolare per la piazza.

Un faro tappa intermedia del percorso

Il gruppo formato dalla Durisch e Noli architetti Sagl, dalla Schnetzer Puskas Ingenieure Ag, dallo studio Vulkan Landschaftsarchitektur Gmbh (paesaggista) e dall'economista Rico Maggi ha invece messo in relazione la riattivazione della funicolare a un ampio e approfondito contesto di problemi e questioni urbane. Il team ha proposto una divisione per aree valorizzando una condizione paesaggistica di Lugano: l'affaccio e la vista sul lago. Il disegno del comparto prevede un nuovo debarcadero a lago, l'eliminazione dei container dalla piazza con una nuova pavimentazione e arredo urbano e un anfiteatro verde nell'area retrostante il Lac. La stazione a monte, ribattezzata 'Faro di Lugano' è proposta come tappa intermedia del percorso che dalla piazza Luini conduce al parco Tassino.

Dal Ceresio al laghetto di Muzzano

Il terzo team composto dalla Buletti Fumagalli Del Fedele Bernardo Architetti Sagl, dalla Lurati-Muttoni Partner sa, dalla De Molfetta e Strode (paesaggisti), e dalla Pkb Ag ha preso in considerazione l'area che si snoda dalla riva del lago fino al laghetto di Muzzano. Il motto 'Lac2Lac' comprende un percorso fra i due specchi d'acqua e un Lac 2 da creare nella parte alta della città. La proposta prevede la divisione in tre aree e in tre moduli. La prima: piazza Luini, la funicolare, il parco del Lac, l'area della torretta di arrivo della funicolare e la passerella sopra i binari. La seconda comprende il parco del Tassino e il collegamento con la stazione Ffs mentre la valle del Tassino e oltre per la terza. Fra le altre soluzioni, la stazione a monte della funicolare è stata disegnata come punto di arrivo nell'area dell'ex parcheggio Tcs.

Un ponte pedonale sopra la ferrovia

Il quarto gruppo comprendente la Miller & Maranta Architetkten, la Conzett Bronzini Partner Ag, La Lorenz Eugster Landschaftsarchitektur und Stächebau GmbH e la Schärl Architekten Ag propone invece una visione integrata e convergente degli aspetti paesaggistici, architettonici e ingegneristici offrendo una fruizione del paesaggio naturale e della vegetazione come un'esperienza integrata a quella della città costruita. La riattivazione della funicolare, con un ponte pedonale sopra la ferrovia, è quindi intesa come ricucitura della cesura fra città bassa e città alta. Accando al debarcadero viene proposto un ristorante galleggiante, la torretta intermedia riattata da destinare ad atelier per un artista, un parco retrostante il Lac con una vegetazione densificata e un percorso articolato, mentre la stazione a monte viene disegnata con una nuova copertura, una scala scultorea e un ascensore.