Luganese

Governo: ciclopista invece della linea collinare Lugano-Bioggio

Il Consiglio di Stato ha pubblicato il rapporto dello studio sul mantenimento della sezione delle Ferrovie luganesi come richiesto dal Gran Consiglio

Come immagina il Consiglio di Stato il futuro della tratta collinare della Flp
8 ottobre 2020
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Una ciclopista panoramica invece della tratta collinare della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa (Flp). Il Consiglio di Stato (Cds) ha licenziato ieri il messaggio che contiene il rapporto sul mantenimento della suddetta tratta nell'ambito della realizzazione del Tram-Treno del Luganese. Si tratta di fatto della risposta all'emendamento chiesto l'anno scorso dal Gran Consiglio in occasione della votazione sulla parte cantonale del credito per il progetto che dovrebbe rivoluzionare la viabilità del Luganese, e non solo.

Costi di gestione: 3,3 milioni all'anno

Ebbene, in questo rapporto – basato su verifiche fatte effettuare su mandato esterno – il Cds conferma sostanzialmente le proprie tesi iniziali. Ossia: pur essendo tecnicamente fattibile, il mantenimento non sarebbe conveniente. Da un lato vi sarebbero importanti costi di investimento, stimati fra i 6 e i 40 milioni di franchi, e dall'altro quelli di gestione: 3,3 milioni all'anno supplementari rispetto alla preventivata dismissione. Inoltre, secondo un sondaggio effettuato su 4'000 utenti della Flp, solo il 10% di questi avrebbe affermato di utilizzare la tratta. "L'opportunità del mantenimento non è dunque data per rapporto all'alternativa costituita dalla creazione di un performante servizio sostitutivo su gomma", valuta il governo.

Pertanto, il Cds ha licenziato ora la richiesta di due crediti per sondare delle alternative:

01) Lo studio di dettaglio di una linea bus nel perimetro fra Agno, Sorengo e Lugano, che consenta un adeguato servizio al comparto compreso fra Collina d'Oro, Muzzano e Sorengo

02) La progettazione del percorso ciclabile Bioggio-Sorengo-Lugano, che grazie alle pendenze limitate offrirebbe un interessante collegamento di mobilità lenta tra le due parti dell'agglomerato