La sezione socialista approva una risoluzione per mantenere e ampliare l'alleanza con le altre forze progressiste: si apre a ForumAlternativo e Mps
La porta rossa è aperta. In un contesto interno ed esterno in mutazione, la sezione del Partito socialista (Ps) di Lugano risponde con la «coerenza, che porta credibilità», come osservato dalla municipale Cristina Zanini Barzaghi. Durante l'assemblea ordinaria svoltasi stasera al Capannone di Pregassona è stata infatti approvata una risoluzione per mantenere e se possibile ampliare l'alleanza progressista rosso-verde in vista delle elezioni comunali di aprile 2021. Si tratta di un gesto politicamente molto importante, che conferisce mandato alla presidenza di intavolare le trattative per ridisegnare le liste per il Municipio e per il Consiglio comunale comprensive del maggior numero di rappresentanti di area. Perché l'obiettivo resta lo stesso di pochi mesi fa: il raddoppio in Municipio.
Il contesto, tuttavia, è mutato. Internamente, perché le consigliere comunali Nina Pusterla e Simona Buri lasceranno la carica. L'addio di quest'ultima in particolare, (ex) capogruppo e granconsigliera, fa un certo rumore. E poi esternamente: rispetto alle elezioni del 2016 ci sono in città due nuove forze di sinistra: il Movimento per il Socialismo (Mps), fortemente profilato all'opposizione, e ForumAlternativo (Fa), forte dell'exploit alle elezioni federali di ottobre. E Fa in particolare sta già attraendo rappresentanti di spicco dell'area, quali l'ex comunista Demis Fumasoli, non senza polemiche con l'ex partito di appartenenza.
«C'è un po' di incertezza» ha ammesso il presidente Raoul Ghisletta, ricordando tuttavia che «ci sono discussioni anche nelle altre formazioni». «Dobbiamo dare alla popolazione un segnale di tranquillità, una continuità che ci dia credibilità» ha aggiunto la municipale sul tema. E continuità, significa alleanza fra le forze progressiste: per le elezioni annullate dello scorso aprile era stata trovata l'unità fra Ps, Verdi e Comunisti, mentre Mps e Partito operaio popolare (Pop) si erano presentati separatamente. «Dobbiamo confermare un'alleanza che raduni tutte le forze progressiste con lo scopo di raddoppiare le forze in Municipio» ha detto chiaramente Ghisletta, sebbene «ci siano delle forze che si dichiarano antagoniste sia alla destra sia alla sinistra» ha aggiunto, alludendo all'Mps.
E mentre dall'assemblea, dall'ex capogruppo Martino Rossi in particolare, è arrivato l'invito a chiarire l'orientamento circa le alleanze che si intendono cercare, la risposta è apparsa quindi chiara. «Noi siamo la casa di tutta la sinistra – il messaggio del neocapogruppo Carlo Zoppi –. Non siamo una città di sinistra: l'humus progressista a Lugano non è sufficiente grande per far crescere due o tre piante. Non possiamo permetterci una competizione fra di noi. Il nostro unico avversario è la destra e dobbiamo fare un raddoppio un Municipio. Avere un municipale su sette significa avere una sentinella, averne due è già un presidio. Per questo obiettivo tutte le sfaccettature della sinistra devono lavorare assieme».
A dar manforte ai compagni sottocenerini in questo delicato momento è sceso anche il co-presidente del Ps cantonale Fabrizio Sirica, anch'egli portatore di un messaggio d'unità. «Laura (Riget, la co-presidente, ndr) ed io crediamo fortemente nell'unità di sinistra. Il nostro auspicio è che qui a Lugano si riesca a fare il lavoro più unitario possibile, anche per ciò che rappresenta Lugano quale polo economico e comune più popoloso del Ticino. Uniti vinciamo, lo abbiamo visto alle votazioni di domenica e alle scorse elezioni federali».
Questione alleanze a parte, l'assemblea è servita anche alla municipale per fare il punto su alcuni dossier e sul «difficile ruolo in Municipio, quale unica rappresentante dell'area rosso-verde». Zanini Barzaghi ha tuttavia sottolineato di essere «cocciuta e insisto parecchio», evidenziando che diverse rivendicazioni della sinistra durante la pandemia si sarebbero rivelate vincenti. Dai servizi di mensa e doposcuola alla mobilità ciclabile («ma abbiamo ritardi atavici»), fino alla riscoperta della solidarietà.
E mentre Ghisletta non ha dimenticato di ricordare «il comportamento scandaloso della Lega, che ha deciso di boicottare una delle commissioni in Cc (quella delle Petizioni, sul tema delle naturalizzazioni, ndr)», l'assemblea ha chiesto di dare più spazio e voce alle commissioni di quartiere. «È importante migliorare la collaborazione fra tutti gli attori coinvolti» ha ammesso la municipale.