Luganese

Sbarca a Lugano un'arte urbana diffusa e digitale

Sarà attivo da novembre il progetto di Leonardo Angelucci intitolato 'Wi-fi: looking for networks', piattaforma online in connessione con lo spazio urbano.

Leonardo Angelucci (Ti-Press)
29 settembre 2020
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"In occasione della situazione straordinaria venutasi a creare dalla pandemia, la tecnologia digitale ci ha permesso di mantenere una vicinanza virtuale nella distanza reale. L’immersione nel mondo virtuale sembra però portare con sé anche un rischio di allontanamento dalla realtà: uno scarto è infatti percepibile laddove i due mondi non corrispondono". Sulla base di queste riflessioni, nate durante il confinamento e in linea con gli intenti che guidano Arte Urbana Lugano (Aul), è nata "la volontà di sperimentare, in collaborazione con il designer Leonardo Angelucci, un nuovo modo di relazionarsi allo spazio urbano nell’intento di ri-connettersi, e connettere tra loro, le persone e le opere urbane presenti sul territorio", come ci spiega il Dicastero cultura, sport ed eveti della Città di Lugano. "E quale elemento ci ha permesso, e continua a permetterci, di restare interconnessi, se non le reti wireless (oltre che alle reti 3g e 4g)? – è la domanda con risposta posta dall'Aul –. Esse sono infatti impalpabili, invisibili, diffuse, reali e virtuali allo stesso tempo". 

Il progetto sperimentale ”Wi-Fi: Looking for networks” consiste di fatto in una piattaforma online in connessione con lo spazio urbano e in continua evoluzione. In essa confluiscono due processi connettivi che si sviluppano in parallelo. Il primo prevede che tutti gli interventi urbani realizzati nel corso degli anni nel territorio cittadino siano geolocalizzati e messi in connessione tra loro (a partire dalle opere che sono attualmente presenti fisicamente nello spazio urbano). Il secondo si spinge oltre, andando a creare una vera e propria opera urbana diffusa, digitale e in continuo movimento. Attraverso un microcontroller appositamente programmato, l’artista/designer andrà a identificare determinati punti della città mappando le reti wireless presenti in quel luogo. Sarà così possibile scovare nuovi centri di connessione urbana invisibilmente densi come anche identificare quelli privi di ogni connessione. L’opera infatti si crea e si ri-crea continuamente sulla base della presenza (o assenza) di reti wireless diffuse nello spazio urbano. Il progetto intende così sperimentare un nuovo modo di fare e di fruire l'arte urbana, tra spazio fisico e spazio virtuale. Progetto, recentemente presentato al pubblico, che sarà attivo a partire da novembre.