Luganese

All'asta il maxi resort Porto Letizia di Porlezza

Un primo incanto si terrà il 20 ottobre, seguito da un secondo: in vendita 182 appartamenti per un valore complessivo di quasi 9 milioni di euro

Il mega complesso risale agli anni Ottanta
25 settembre 2020
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Il mega insediamento turistico-alberghiero Porto Letizia di Porlezza, costruito in uno degli angoli più belli del Ceresio comasco, una terrazza con vista su Lugano, va all'asta. A prezzi stracciati: mille euro al metro quadro, per appartamenti arredati. Questo, infatti, il prezzo a base d'asta fissato dal giudice delle esecuzioni fallimentari Marco Mancini del Tribunale civile di Como, per i 182 appartamenti di 37, 45 e 66 metri quadri, per un valore complessivo di quasi 9 milioni di euro.

Una storia iniziata negli anni Ottanta

L'asta si terrà il 20 ottobre su richiesta dell'Unicredit che vanta crediti per 60 milioni di euro garantiti da ipoteca. Una successiva asta, la cui data non è stata ancora fissata, prevede la vendita di altre 317 abitazioni a rustico (valore quasi 6 milioni di euro) e una superficie edificabile di 17.400 metri quadrati (valore 3,8 milioni di euro). Quella di Porto Letizia è una storia infinita iniziata negli anni Ottanta con il progetto della Morganite, società con sede legale a Lugano e con capitali svizzeri, anche se di proprietà di un imprenditore olandese. Il progetto prevedeva la realizzazione di 600 appartamenti, un grande albergo a 4 stelle, con saloni e un centro benessere, per una volumetria complessiva di 140'000 metri cubi, e strutture sportive, compreso un porticciolo. Il tutto per catturare l'interesse dei turisti svizzeri e del nord Europa.

Il limite: tre mesi di abitabilità

Nel corso degli anni la proprietà della Morganite è passata di mano, il progetto è stato parzialmente portato a termine, con numerose casette ridotte ad uno scheletro in mattoni e niente albergo. Quando nel 2010 Morganite è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano era di proprietà della Iniziative Varesine, che dopo pochi anni si è ritrovata con un buco di 56 milioni di euro. Da qui quindi le due aste per consentire a Unicredit di rientrare dai prestiti concessi nel corso degli anni. Il futuro proprietario degli appartamenti già arredati potrà utilizzare l'immobile acquistato (che secondo una convenzione che scade nel 2026) per tre mesi all'anno a sua scelta, per poi affidarlo a un gestore unico di Porto Letizia che l'affitterà ai turisti restituendo al proprietario il 60 per cento dell'affitto. Condizione che pone interrogativi sull'esito dell'asta.