Luganese

Campione d'Italia, primo passo: una deroga a Roma

Il neo sindaco Roberto Canesi parla delle sfide imminenti del Comune;: la riapertura del casinò, i debiti, l'unione doganale europea e la questione sanità

Roberto Canesi, nuovo sindaco (Ti-Press)
22 settembre 2020
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I nodi che Roberto Canesi, è chiamato a sciogliere impongono al neo sindaco di Campione d'Italia di orientare il binocolo sia verso Roma, che verso Bellinzona (e Berna). A conferma delle specificità dell'enclave. C'è una scadenza immediata che rappresenta una sorta di spada di Damocle: entro novanta giorni il Comune deve approntare il bilancio comunale, senza il quale arriverebbe nuovamente il commissario: «L'unica via d'uscita è quella di ottenere da Roma una deroga, considerato che sul piano ordinario il commissario prefettizio Zanzi, imponendo grossi sacrifici, è riuscito a mettere a posto i conti. Il problema è quello dei debiti, incominciando da quelli nei confronti dei dipendenti. La speranza è, con il concorso della Cassa depositi e prestiti, di spalmare i debiti su un arco di tempo trentennale. Già è grave se un privato non riesce a onorare i debiti, ancor più grave se a non onorarli è un ente pubblico, nei confronti dei propri dipendenti».

'Occorre trovare una soluzione con la Svizzera'

Il neo sindaco dell'enclave, che ha ottenuto il 61,51 per cento dei consensi, mentre lo sfidante Simone Verda, si è fermato al 38,49 per cento, spiega: «Con Bellinzona e Berna, nostri interlocutori da sempre, non c'è tempo da perdere. Ci sono problemi che premono per arrivare a una soluzione non rinviabile. Come la questione delle targhe svizzere. Già ho notizie che molte assicurazioni sono state disdette. Senza un accordo con la Confederazione, il 31 dicembre dovremmo consegnare le targhe svizzere. Con l'emendamento Alfieri è stata approvata la base legale sulla quale costruire assieme alla Confederazione una soluzione permanente. So che stanno lavorando a Roma e a Berna». Altre questioni ancora aperte sono legate alla inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo. «Come il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti - continua Canesi -. O le difficoltà che da quando tra Bissone e Campione c'è una dogana incontrano gli operatori commerciali sia ticinesi che campionesi. Con la Svizzera occorre trovare un accordo per semplificare le norme introdotte dallo scorso 1° gennaio».

Sanità, il confronto con la Regione Lombardia

Canesi guardia alla Svizzera anche per un altro tema da sempre nelle corde dei campionesi: quello della sanità, esploso negli ultimi tempi, dopo che la Regione Lombardia ha chiesto al Comune la restituzione di 87 milioni di euro per le spese sostenute dal 2005 al 2018: «Tra gli obiettivi sui quali ci chineremo da subito c'è una soluzione ottimale per la sanità. Puntiamo a mantenere un servizio sanitario orientato verso la Svizzera, che sia finanziariamente sostenibile. Il confronto sarà con la Regione Lombardia». A Roma, il neo sindaco di Campione d'Italia, guarda anche, anzi soprattutto per il problema dei problemi: la riapertura del casinò: «Non si può fare a meno del consenso politico per arrivare alla riapertura della casa da gioco, una priorità che abbiamo indicato in campagna elettorale e una priorità sulla quale ci impegniamo da subito, anche se ora come ora dobbiamo attendere la decisione della Corte di Cassazione che ricordo ha fissato l'udienza per il prossimo 3 novembre». Il nuovo Consiglio comunale risulta composto per la maggioranza da Tanina Padula (249 preferenze), Paolo Bortoluzzi (109), Stefano Marzagalli (89), Domenico Deceglie (86), Sergio Aureli (68), Rosalba Andresini (59) e Giovanni Bonvecchio (55), per la minoranza da Simone Verda, Christian Toini (168 preferenze) e Marco Boffa (71).

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