Cinquantenne aiutava a spacciare dosi lasciandole nella bucalettere di uno degli acquirenti, pena di 13 mesi sospesi
A poco più di un mese dalla condanna alle Criminali di Lugano del trafficante pentito per la vendita di 1,2 chili di cocaina e di 2,7 chili di hascisc - celebre la sua frase di ringraziamento degli inquirenti per averlo arrestato - stamane è comparso in aula il suo aiutante, un cinquantenne domiciliato nel Luganese che insieme al 41enne aveva gestito un giro di droga protrattosi per quasi tre anni e mezzo, dal gennaio 2016 all'aprile 2019, quando i due sono finiti in carcere. Meno grave la posizione dell'uomo presentatosi in mattinata davanti alla giudice, Francesca Verda Chiocchetti, presidente delle Assise correzionali: il cinquantenne, anch'egli consumatore, ha detenuto e alienato 155 grammi di cocaina. Preparava le dosi, singole buste da 0,6 grammi l'una, in alcuni casi consegnandole nella bucalettere di uno degli acquirenti. Più precisamente l'imputato "lavorava", oltre che per il complice pentito giudicato a inizio agosto, per colui che procurava loro la droga, un cittadino domiciliato in Ticino, tuttora in carcere e in attesa di essere processato (dovrebbe comparire presto davanti a una corte delle assise criminali). Un altro complice del giro è invece stato condannato a 24 mesi. Il 50enne, difeso dall'avvocatessa Chiara Buzzi, è stato riconosciuto colpevole anche di contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti, per aver consumato nei tre anni che hanno preceduto il suo arresto, cocaina, marijuana e hascisc. Reo confesso, ha beneficiato di una condanna di 13 mesi posta al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni. La proposta di pena, formulata dalla procuratrice pubbica, Margherita Lanzillo, al processo svoltosi con rito abbreviato è stata interamente confermata dalla Corte.