Alla scoperta del nuovo progetto cinematografico diretto da Markus Otz, dove la leggenda della serpe prende vita
«Una trama seriale fantasy contemporanea, girata nel contesto della Val Mara, luogo ricco di leggende e paesaggi pittorici che ne possono sottolineare il misticismo, ma al contempo dislocata e appartata da farne un'entità a sé. Sicuramente è permeata di quell'alone di mistero che incuriosisce ed estranea dall'abituale visione delle cose, conferendole la potenzialità dell'evasione mentale, visiva ed emotiva» così ci introduce Markus Otz sul nuovo progetto cinematografico che lo vede coinvolto come regista al fianco di David Cuciz, sceneggiatore degli episodi ambientati nel paese di Rovio.
Cosa l'ha portato a interessarsi a questo progetto? Quali sono le potenzialità?
Il mio carissimo amico Roberto Regazzoni mi ha segnalato che un gruppo di appassionati di cinema della Val Mara necessitava di un regista per affrontare il secondo episodio del racconto 'Il Segreto della Serpe' scritto da David Cuciz.
Considerate le complessità della sceneggiatura di David e il potenziale degli attori, nonostante siano tutti amatoriali, abbiamo deciso di affrontare insieme la regia di questo progetto. Roberto, con la sua comprovata esperienza attoriale e teatrale, curandone soprattutto il lato recitativo degli attori, mentre io dedicandomi alla regia in generale e alla fotografia in particolare.
In qualità di cineasta con la conoscenza delle varie professionalità all'interno della produzione, mi riesce facile intravvedere il progetto nella sua interezza e sviluppare il flusso e il ritmo necessario per portare a compimento un'opera abbastanza complessa e variegata come questa creata da David, dotato di un'ampia cultura cinematografica, come si può notare dai tantissimi riferimenti inseriti nella sua sceneggiatura.
Da quanti anni opera come cineasta?
Ho deciso di dedicarmi completamente a quest'arte nel 2015. Dopo un quarantennio di art direction con un proprio laboratorio di arti plastiche, visive e varie escursioni nel mondo del cinema, della televisione e del teatro con allestimento di teatri di posa e scenografie, ho sentito la necessità di realizzare storie e inscenare trame come vero e ineluttabile bisogno intellettuale e personale.
Un primo esercizio di regia, fotografia e montaggio che mi sono imposto - con dei limiti di realizzazione piuttosto stretti - mi ha permesso d'intravvedere il vero fuoco essenziale che una storia necessita per essere sostenibile nella sua trama e portata a compimento.
Oggi conto un cortometraggio ('Alone') vincitore di quattro award in diversi festival tra Gran Bretagna e Stati Uniti e proiettato al mitico TCL Chinese Theatre di Hollywood l'anno scorso in occasione del Golden State Film Festival, e un mediometraggio ('La leggenda dello stambecco bianco') premiato con sei award in diversi concorsi internazionali tra Europa, Stati Uniti e Asia.
Qual è l'obbiettivo attuale?
Attualmente il 'focus' è quello di sviluppare il potenziale degli attori nella loro recitazione e di 'pulire' la trama e i dialoghi nella loro forma più dinamica ed essenziale, anche se non ho nessuna intenzione di stravolgere l'appassionante sceneggiatura di David.
Trattandosi di una serie fantasy, ha in mente alcuni effetti speciali?
Come effetto speciale ci sarà sicuramente la 'creatura', già in fase di realizzazione da parte del nostro specialista in CG ('computer graphics'). Ulteriori effetti speciali verranno adottati dove la trama lo necessiterà. Di sicuro, per un maggior impatto, in qualche scena sarà adottata la tecnica in 'chroma key' nota anche come 'green screen' usato per realizzare effetti di sovrapposizione.
Esiste già un lanciamento della serie?
Un 'trailer' è sicuramente sempre utile per pubblicizzare un prodotto cinematografico. L'intenzione è quella di preparare - come d'uso al giorno d'oggi - un 'teaser', ovvero un'anteprima di pre-produzione con una delle prime scene del secondo episodio già girate.
Rivolto allo sceneggiatore David Cuciz. Da cosa è nata la storia? A cosa si è ispirato?
Un paio di anni fa ho assistito un mio buon amico, Nicolas Joos, nelle riprese di una serie di corti in Val Mara ed è così che ho iniziato a conoscere le leggende locali. In seguito, soprattutto grazie a Soccorso 'Soc' Colucci e alla sua conoscenza delle storie sulla Valle ho avuto modo di approfondire. Mi sono detto: 'perché non creiamo una storia completa?' Così ho iniziato a scrivere, reinterpretando leggende e folklore in chiave moderna. Mi sono ispirato anche a film come 'Grosso guaio a Chinatown', 'I Predatori dell'Arca Perduta', 'The Dark Crystal', 'I Goonies', 'Ghostbusters', ecc. solo per citarne alcuni.
A un certo punto la storia ha cominciato a scriversi da sola, anche grazie al lavoro degli attori che con le loro interpretazioni dei personaggi mi hanno ispirato nuove idee, trame e sotto trame.
E la trama?
Le leggende della Val Mara narrano di una creatura - una serpe gigante - che vive nel cuore della montagna, di streghe, avvenimenti oscuri e prodigi.
Quando una giovane donna, Mira Serena, torna nella Valle alla ricerca dello zio misteriosamente scomparso, una serie di eventi straordinari si mette in moto. Con l'aiuto di un'ambiziosa giornalista, di due studentesse videoamatrici e di un enigmatico cacciatore di misteri, Mira dovrà misurarsi con temibili avversari e scoprire il mistero delle proprie origini, rivelando il segreto della Serpe.
...Il resto spero lo possiate scoprire voi stessi seguendoci in quest'avventura!
Qualche curiosità da svelarci?
Per girare una scena di combattimento di arti marziali abbiamo impiegato tre giorni di allenamento e oltre tre ore di riprese. Il combattimento era finto ma l'impegno è stato reale.