Luganese

'Abuso a Castagnola', Bianchetti ricorrerà

L'avvocato e consigliere comunale di Lugano preannuncia battaglia su una trasformazione che violerebbe le norme che tutelano i nuclei storici.

La casa durante i lavori per la terrazza
13 luglio 2020
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"Il nucleo tradizionale di Castagnola potrà a beneficiare di un'altra 'perla edilizia': la questione risale al 2015 e avrà uno scontato epilogo, più precisamente il rilascio della licenza edilizia a questa assurda trasformazione con cambio di destinazione da tetto di un ex magazzino comunale in terrazza praticabile". Comincia così il post che il consigliere comunale Gianmaria Bianchetti (Lega dei ticinesi) residente a Castagnola ha pubblicato su Facebook. Bianchetti si dice scandalizzato: «Sfumato il tentativo di alienazione di un bene pubblico tramite trattative private, l'immobile è stato messa all'asta, fissata in piena estate quando sono tutti in vacanza. All'asta si è presentata solo l'acquirente interessata che vive nella casa 'attaccata' e lo ha acquisito al prezzo del piede d'asta», continua Bianchetti che preannuncia ricorso al Consiglio di Stato.

E il valore della proprietà aumenta

La trasformazione, insiste Bianchetti, «viola palesemente le norme edilizie siccome la proprietaria ha dapprima presentato solo una notifica, poi grazie al mio intervento, la domanda di costruzione che occorreva. Ebbene, i due edifici sono stati considerati come uniti, quello storico viene aperto con cambiamenti di finestre e facciate e una finestra diventa l'accesso alla terrazza. Chiaro che il valore dell'immobile aumenta proprio per la terrazza di almeno 60 metri quadri accanto al parco pubblico sotto l'ex Municipio di Castagnola». Il consigliere comunale critica le negligenze dell'Ufficio edilizia priva e del Municipio di Lugano «bacchettato anche da una recente sentenza del Tribunale amministrativo cantonale che riguarda Gandria, dove è stata realizzata una terrazza abusiva, e giudici hanno addirittura parlato di abuso di potere da parte dell'esecutivo».