Nella ristrutturazione del centro balneare con la partership del Tcs e il cosiddetto Glamping, ne sorgerà una 'tradizionale'
I rapporti talvolta tesi fra le commissioni del legislativo e l'esecutivo emersi lunedì sono venuti a galla anche nella seduta di Consiglio comunale di Lugano in corso stasera al Palazzo dei congressi. Tre le proposte di risoluzione per progettare il centro balneare a Carona con la partecipazione del Tcs che realizzerebbe un Glamping. Ai voti ha prevalso la proposta formulata dalle commissioni dell'Edilizia e della Gestione che ha raccolto 35 consensi. Non verrà quindi realizzata una biopiscina, bensì una tradizionale. Come proposto e sostenuto da Alain Buelhler (Udc) che ha salutato con favore la ristrutturazione del comparto. Il consigliere comunale ha detto che si è visto costretto a 'scavalcare' l'esecutivo per chiedere al Tcs se fosse stato realizzabile il progetto con una piscina tradizionale. Troppi i rischi legati all'igiene e alla possibile chiusura per carenza nel ricambio dell'acqua vista l'assenza di bacini imbriferi, come ha ricordato Marco Bortolin (Lega). Perciò è stato proposto l'emendamento che ne chiede una tradizionale. Danilo Baratti (Verdi) ha invece sostenuto, tramite un emendamento, la necessità di un approfondimento specialistico perché s'impone una verifica ambientale. Emendamento poi ritirato al secondo turno di votazione eventuale.
La titolare del Dicastero immobili Cristina Zanini Barzaghi ha espresso soddisfazione per il sostegno al progetto voluto dal Municipio che però ritiene che sarebbe meglio realizzare la piscina naturale, innovativa e idonea al concetto naturalistico di grande pregio, complementare al lido cittadino. L'esecutivo avrebbe volentieri risposto ai timori emersi nelle commissioni, ma sono stati letti soltanto nei rapporti, a giochi fatti. Come già fatto in tante occasioni, «saremmo stati a disposti ad allestire uno studio di fattibilità come richiesto dall'emendamento Ps-Verdi». Zanini Barzaghi ha ricordato che le due soluzioni prevedono entrambe un impianto di depurazione (uno fitosanitario, l'altro chimico per la struttura tradizionale). La piscina naturale il risparmio sarebbe di mezzo milione di franchi con costi di gestione nettamente inferiori. Lo specchio d'acqua sarebbe ridotto del 10%, (una corsia della piscina olimpionica) e funzionerebbe anche senza la prossimità di corsi d'acqua. Tant'è che le principali biopiscine in Svizzera sono a circuito chiuso. Conscia che il tema è diventato politico, la municipale si è rimessa alla decisione del legislativo.
Via libera inoltre ai conti 2018 e il relativo rapporto di attività del Lac che hanno chiuso con un utile di 567'000 franchi (contro una perdita prevista di poco più di 81'000 franchi). Nella seduta sono stati stati sottolineati i primi anni di vita del centro culturale (2015-2018): un vero successo con più di 700 spettacoli presentati, 21 mostre temporanee organizzare, un’affluenza di pubblico superiore alle 230'000 persone per stagione. Il Covid-19 ha però calato il sipario. L'auspicio di tutti è che si possa rialzare al più presto. Approvato il credito di 3,5 milioni di franchi per realizzare le infrastrutture dell'acqua potabile in alcuni quartieri cittadini. Luce verde anche al credito di poco più di 2,5 milioni di franchi per la progettazione del parco Viarno che comprende la ristrutturazione dello stabile ex-villa Viarnetto. Approvato anche il credito di 1,33 milioni di franchi per i lavori di manutenzione a Palazzo civico.
In apertura di seduta è stato rinnovato l'Ufficio presidenziale: primo cittadino è l'ex sindaco di Sonvico dal 2008 al 2013 Michele Malfanti (Ppd) che subentra a Giovanna Viscardi (Plr). La deputata in Gran Consiglio ha evocato la sensazione d'insicurezza dai tracolli finanziari del 2008 e ha parlato del 'virus infame' che «ha sconvolto i nostri comportamenti e contribuito all'insorgenza di nuove paure che la politica ha solo in parte limitato». Il Covid-19 ha però dato vita a nuove forme di solidarietà, ha sottolineato Viscardi che fra i temi del suo anno di presidenza, ha ricordato quello del clima con la risoluzione sull'emergenza climatica votata dal Consiglio comunale. Anche Michel Malfanti, nel suo intervento, ha parlato di Covid-19e dei suoi effetti negativi sulla società, ricordando tutte quelle persone che hanno perso la vita. Il primo cittadino ha evocato il collegamento ferroviario Alptransit che contribuirà allo sviluppo della città ome il completamento della rete tram-treno verso il Pian Scairolo e Cornaredo. Quanro capitato con Lugano Airport Sa, società pubblica in fallimento controllato, ha detto Malfantiforse darà spunti per migliorare la gestione pubblica delle società partecipate. Partendo dall'esperienza diretta e personale da giovane sindaco, ha poi rimarcato la disaffezione crescente verso la politica e degli antidoti per mantenere una democrazia sana e partecipata.
La seduta in streaming di lunedì sera è stata seguita soltanto da una ventina di persone. Ventuno per la precisione. Un flop, per alcuni. Però, bisogna considerare che l'esperienza è appena cominciata e che il piatto forte di lunedì sera era il consuntivo 2019, non un argomento in grado di infiammare le folle. La scarsa partecipazione è figlia di un calo dell'interesse della cittadinanza nei confronti della Cosa pubblica. Ci sentiamo tuttavia di concedere altre possibilità di 'riscatto' alle seduta via streaming prima di trarre bilanci.