Luganese

Bedano e Gravesano, i legislativi favorevoli alla fusione

Si è tenuta stasera la votazione consultiva per il progetto del Medio Vedeggio nei rispettivi Consigli comunali. Opposizione più marcata a Gravesano

Bedano e Gravesano verso la fusione e il nuovo comune di Medio Vedeggio (Foto Ti-Press)
16 giugno 2020
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Un passo in più verso l'unione. I Consigli comunali (Cc) di Bedano e Gravesano si sono espressi stasera favorevolmente al progetto aggregativo che, nel giro di un paio d'anni, dovrebbe far nascere Medio Vedeggio: un nuovo comune di circa 3'000 abitanti. Come ci confermano i due sindaci – Dario Fraschina (Bedano) e Maurizio Anghileri (Gravesano) –, il responso è stato positivo in entrambi i legislativi. Maggioranza bulgara a Bedano, con 19 voti favorevoli e solo 1 astenuto. Più risicato l'esito invece a Gravesano, dove la Lega dei ticinesi aveva preannunciato la sua contrarietà e infatti la votazione si è risolta con 11 favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto.

La Sel: 'Pareri non vincolante'

La votazione andata in scena stasera, pur non essendo una novità, incarna tuttavia il nuovo iter entrato in vigore nel 2013 con la revisione della Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni (Laggr). «Fino a qualche anno fa la legge prevedeva che la Commissione di studio nominata dal Consiglio di Stato allestisse e sottoscrivesse il proprio rapporto e in seguito i Municipi dei comuni coinvolti nel progetto di aggregazione redigessero una loro presa di posizione in merito. Il rapporto e le prese di posizione dei Municipi andavano poi trasmessi al Consiglio di Stato» ci spiega Daniela Baroni della Sezione enti locali (Sel), che segue l'incarto relativo a Medio Vedeggio. «Nel 2013 questa procedura è stata completata, prevedendo che, prima di pronunciarsi, i Municipi debbano sentire i propri legislativi. Il parere dei Cc non è vincolante per i Municipi, ma in questo modo è possibile conoscere l'opinione di entrambi gli organi comunali, eletti dalla cittadinanza».

Procedure 'extra-Loc'

Già prima alcuni Comuni lo facevano, ma si trattava di scelte puntuali. «La prassi introdotta per rilevare con i dovuti approfondimenti il parere dei Cc prevede che ogni Municipio presenti un messaggio al proprio legislativo, che questo venga esaminato da (almeno) una commissione, per poi sottoporre la proposta per votazione al Cc. Non si tratta in senso stretto di una decisione ai sensi della Legge organica comunale, ma piuttosto dell'espressione dell'orientamento del legislativo. Questo genere di 'pronunciamenti' sono definiti "extra-Loc" (Legge organica comunale, ndr), nel senso che non sottostanno alla stretta procedura della legge».

Tornando al Medio Vedeggio, nei prossimi giorni i due Municipi prepareranno una risoluzione municipale da inviare al Consiglio di Stato, che si esprimerà a sua volta sul progetto. Le ultime parole spetteranno tuttavia alla popolazione e infine al Gran Consiglio.