Luganese

Messaggio cantonale per la scuola, Lugano che fa?

A chiederselo sono alcuni consiglieri comunali della Sinistra, innervositi dal veto dell'Associazione dei Comuni ticinesi

Il messaggio in questione prevede l'istituzione generalizzata del docente d'appoggio nelle scuole dell'infanzia (Ti-Press)
15 giugno 2020
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Che ne pensa il Municipio di Lugano del blocco di un importante messaggio cantonale relativo anche alle scuole comunali? A porre la domanda all'esecutivo sono alcuni consiglieri comunali di Sinistra (primo firmatario: Raoul Ghisletta), mentre il messaggio in questione è quello licenziato nel luglio dell'anno scorso dal Consiglio di Stato relativo al miglioramento delle condizioni di apprendimento e insegnamento nella scuola, accanto a un pacchetto fiscale e a una riforma sociale. Ebbene, quest'ultimi due hanno proseguito il proprio iter, a differenza del primo. A bloccarlo, sarebbe "un assurdo veto proveniente dall'Assocazione dei Comuni ticinesi (Act)", si legge nell'interpellanza.

Il messaggio, si ricorda, prevede la generalizzazione della figura del docente d'appoggio nelle scuole d'infanzia, offerto e pagato dal Cantone. Per le elementari si prevede invece la riduzione del numero massimo di allievi dagli attuali 25 a 22. A regime, nel 2023, per i Comuni è previsto un costo di 800'000 franchi all'anno. "Durante le discussioni in commissione è stata presentata una controproposta che prevede alla scuola dell'infanzia il docente d'appoggio per le classi sopra i 20 allievi, alle elementari sopra i 22 nelle monoclassi e sopra i 20 nelle pluriclassi". Una proposta che ai Comuni costerebbe 300'000 franchi.

Stando agli interpellanti, anche la controproposta sarebbe stata bocciata dall'Act. Si chiede pertanto al Municipio di Lugano se è a conoscenza di quest'opposizione, cosa ne pensa eventualmente, se è stato interpellato dall'Act e se condivide messaggio e controproposta.