Dopo una discussione fiume, il legislativo vota 14 milioni di franchi per progettare il futuro comparto di Cornaredo
Nessun colpo di scena. È stata accolta da un'ampia maggioranza del legislativo (50 favorevoli, un contrario e 6 astenuti) la richiesta di credito di poco meno di 14 milioni di franchi per progettare il nuovo stadio, il palazzetto dello sport e gli altri elementi (anche privati) del comparto di Cornaredo. Bocciata la proposta di rinvio del Polo sportivo e degli eventi (Pse) formulata dai consiglieri comunali Demis Fumasoli (Forum alternativo) e Angelo Petralli (Ppd). In apertura di seduta, è stato dato il via libera alla proroga fino alle prossime elezioni comunali di aprile degli attuali membri dei Consigli di amministrazione delle società partecipate, nominati per il quadriennio 2016-2020.
La discussione del Pse ha occupato quasi tutta la serata conclusasi verso mezzanotte. Il nodo da sciogliere era legato al trasferimento di circa 114 dipendenti della Città dagli uffici della centralissima via della Posta in una delle due torri che sorgeranno accanto all'arena sportiva. Parecchie le perplessità avanzate negli interventi sulll'impatto negativo che tale trasferimento comporterebbe ai commerci e agli esercizi pubblici di Lugano. Il destino degli uffici di via della Posta è tuttavia già stato tracciato dall'esecutivo che verrebbe ricavarvi residenze primarie, indicativamente in 50 appartamenti per 150-200 inquilini. Un altro argomento che ha spazzato via i legittimi dubbi proposti da vari esponenti del Plr, in primis evocati da Ferruccio Unternaerer, relatore del rapporto di minoranza della commissione della Gestione (che ha raccolto 17 adesioni nella votazione 'a cascata') è stato l'investimento oneroso prospettato per la ristrutturazione degli uffici di via della Posta, stimato in 31 milioni di franchi.
«Non è più tempo di buttare la palla in tribuna, è l'ora di tirare in porta», ha detto Rinaldo Gobbi (corelatore del rapporto della commissione dell'Edilizia) che ha messo in evidenza l'importanza delle infrastrutture che avranno ricadute positive per la Città, per gli sportivi e per tutta la cittadinanza. Secondo Gobbi, per il trasferimento di una parte dell'amministrazione comunale, occorrerebbe un'esame approfondito sui contenuti che prenderanno gli uffici di via della Posta, prima di dare il via libera al trasferimento dei dipendenti comunali. Ferruccio Unternaerer, ha sollevato critiche, a cominciare dalla mancanza di trasparenza del messaggio: «È un peccato che si faccia finta di non capire, ma finanziare anche la progettazione definitiva delle opere private quali le due torri (con autosilo) e gli edifici che sorgeranno lungo via Trevano nella fase tre prima di sapere i contenuti dell'accordo di Partenariato pubblico privato (Ppp) è un azzardo». Ci vuole un messaggio ad hoc per contestualizzare il trasferimento dei dipendenti della Città dal centro a Cornaredo, non bastano le indicazioni di massima del Municipio. L'approvazione di questo messaggio comporta grande leggerezza alla luce della carenza delle implicazioni finanziarie del progetto, prima della proclamazione del vincitore del bando di concorso, ha continuato Unternaerer, parlando do un vero e proprio «atto di fede» richiesto al legislativo. Occorre invece rimettere il Pse al centro del dibattito politico senza strumentalizzazioni, ha sentenziato l'esponente Plr. Karin Valenzano Rossi, capogruppo Plr, ha però ricordato che la Città dovrà restituire in 25 anni fra i 150 e i 180 milioni di franchi.
Sdogana l'ennesimo invasione di cemento della città, ha detto Nicola Schoeneberger, capogruppo dei Verdi che comprende la necessità di nuove infrastrutture sportive ma sono troppe le criticità legate al parco urbano (solo sulla carta) e i problemi legati alla viabilità del comparto, sollevando critiche per la decisione di realizzare i campi in erba sintetica, la mancanza di chiarezza sull'accordo con i privati, l'assenza di spiegazioni sul trasferimento dei dipendenti di via della Posta e le conseguenze pesanti sulle finanze cittadine. Raide Bassi (Udc): «Questo progetto risolverà i problemi di molte associazioni sportive, cambierà la città. Sarebbe stato meglio conoscere gli aspetti finanziari e i contenuti dell'accordo di Ppp». Pur comprendendo i problemi legati alla pandemia e alla tempistica stretta, il gruppo voterà il messaggio ma lo spostamento dell'amministrazione dal centro «dovrà essere affrontato con una strategia di rilancio del centro». La capogruppo socialista Simona Buri ha assicurato l'adesione del gruppo non senza rivolgere critiche al Plr che «sostiene non sia possibile decidere in un secondo tempo i contenuti della parte privata». «Necessario», ha detto Lorenzo Beretta Piccoli intervenuto a nome del gruppo Ppd garantendo l'adesione all messaggio che renderà Lugano ancora più attrattiva con infrastrutture sportive all'altezza.
Roberto Badaracco, titolare del Dicastero sport ed eventi, ha ricordato gli antefatti però non ha sentito «quella positività necessaria a un progetto così importante che cercherà di recuperare il tempo perduto per dotare la Città di infrastrutture degne di questo nome». Strutture necessarie non solo all'Fcl ma anche alle numerose associazioni attive sul territorio di Lugano. Perciò, «abbiamo bisogno della vostra fiducia», ha concluso Badaracco. Per Cristina Zanini Barzaghi,non è un passo troppo lungo ma uno dei tanti passi da fare con coerenza per raggiungere l'obiettivo La progettazione della terza tappa è stata chiesta per non escludere un'ulteriore inserimento di un altro ente pubblico (Il Cantone) nelle torri. L'urgenza è dettata dai termini imposti dalla Swiss Football League, le offerte dei due consorzi sono interessanti - ha rassicurato la municipale socialista -. Il Consiglio comunale avrà modo di intervenire ancora su questo progetto. Ogni Ppp ha le sua caratteristiche, la cosa funziona se c'è equilibrio fra interessi pubblici e privati e l'accordo sarà sottoposto al Consiglio comunale». Le ha fatto eco il sindaco di Lugano Marco Borradori, secondo cui il mosaico della città si stanno delineando. Non dobbiamo comunque sempre volerci male e flagellarci ma continuare a guardare il bello, anche se la polemica fa parte della politica: «Accanto allo stadio si sta sviluppando un quartiere le cui radici risalgono a quasi vent0anni fa. e bisogna ringraziare chi c'era prima di noi. Lo spostamento dei dipendenti da via della Posta è qualcosa di marginale ma non ininfluente» invocando la buona fede e mettendo in evidenza la difficoltà di attirare nuove residenze in centro. Intervento fuori dal coro, quello di Jacques Ducry (Indipendente): «Non sarà questo nuovo polo ad attirare i contenuti della parte privata giovani né nuovi tifosi allo stadio. La media degli spettatori a Cornaredo è tragicamente bassa, non c'è la massa critica. Voi ci chiedete di votare una cambiale in bianco. Ci vuole una società sportiva pulita».