Luganese

Kit sierologico per covid-19 donato dall'Ibsa di Lugano

L'azienda farmaceutica ha messo a disposizione dello studio promosso dall'Ufficio del medico cantonale 7mila test rapidi

5 maggio 2020
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La Ibsa Institut Biochimique Sa, azienda farmaceutica svizzera con sede a Lugano, ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente il kit sierologico di determinazione degli anticorpi per il covid-19 per la realizzazione dello Studio sull’evoluzione della sieroprevalenza verso il coronavirus nella popolazione del Cantone Ticino, promosso e condotto dall’Ufficio del Medico cantonale. Saranno forniti 7mila test rapidi, che verranno somministrati nell’arco di un anno a un campione rappresentativo della popolazione ticinese: ciascuno dei 1'500 volontari selezionati verrà sottoposto a 4 test, effettuati a distanza uno dall’altro nel corso di 12 mesi. Lo ricordiamo gli obiettivi di questo studio sono: determinare quante persone hanno sviluppato anticorpi; seguire l’evoluzione anticorpale nei soggetti positivi durante il periodo di osservazione, ovvero quanto a lungo gli anticorpi rimangono nei soggetti che li hanno sviluppati; identificare la percentuale di persone che, pur non avendo sviluppato sintomi, presentano oggi una risposta anticorpale (i cosiddetti asintomatici).

Il kit diagnostico qualitativo messo a disposizione da Ibsa e prodotto da Technogenetics – azienda con sede legale a Milano, che è riuscita a sviluppare in tempi rapidi un test qualificato e affidabile – è stato validato da due laboratori in Svizzera, oltre che in Italia e in Cina, e consente di sottoporre ad analisi un ampio numero di persone grazie alla rapidità di risposta (circa 10 minuti per ottenere l’esito), ai costi contenuti e alla facilità d’uso (è sufficiente meno di una goccia di sangue prelevata con puntura del dito).

“A pochi mesi dall’inizio dell’emergenza, il Cantone è una fra le prime realtà a livello europeo a compiere uno studio di questo tipo – ha affermato Tiziano Fossati, head of R&D Pharmaceutical di Ibsa –. Con una decisione coraggiosa ha scelto di agire tempestivamente e con i mezzi oggi disponibili per effettuare uno studio approfondito, i cui dati saranno così a disposizione del territorio e della comunità scientifica internazionale in tempi relativamente brevi".

“IBSA da sempre sostiene la ricerca scientifica e mette al centro delle proprie attività le persone e la cura della loro salute. Per questo abbiamo voluto dare il nostro contributo concreto allo studio promosso dall’Ufficio del medico cantonale, che porterà benefici sia per la tutela della salute della popolazione locale, che per il progresso della ricerca scientifica internazionale” ha concluso Arturo Licenziati, presidente & ceo del Gruppo Ibsa.