La Snl sta valutando diversi scenari in vista di una stagione estiva che si annuncia complicata per le restrizioni anti-pandemia
Come tutte le imprese legate alle attività turistiche, anche la Società navigazione lago di Lugano (SNL SA) guarda con una certa preoccupazione all'imminente stagione estiva. Già 'bruciato' il periodo pasquale - come altre società di trasporto turistico ha ridotto le sue attività ai soli trasporti di linea già lo scorso 15 marzo - per la Navigazione 'bucare' i mesi caldi sarebbe un grosso guaio. Un'apertura parziale è in vista, col progressivo allentamento del 'lockdown' contro la pandemia da coronavirus, non si sa ancora in quali termini. Per capire cosa succederà sul lago abbiamo interpellato la stessa SNL: ci risponde il vicedirettore Omar Terzi.
Che piani avete per quest'estate? Ci saranno battelli a capienza ridotta con spaziatura sociale tra i passeggeri? «Per quest’estate abbiamo pianificato vari scenari che vanno da una ripartenza dell’offerta turistica ad orario ridotto, fino alla ripartenza completa con l’orario estivo previsto prima della crisi pandemica. Naturalmente il tipo di servizio turistico che SNL andrà ad offrire dipende molto dalle direttive che il Consiglio Federale, l’Ufficio Federale dei Trasporti e l’Ufficio Federale della Santià Pubblica emetteranno nelle prossime settimane. Secondo il concetto di protezione comunicato dalle aziende di trasporto sistemiche (quelle incaricate dal Consiglio Federale per la gestione della crisi dal punto di vista dei trasporti), i passeggeri dovranno assumere un comportamento molto responsabile evitando gli orari di punta, mantenendo la distanza sociale di due metri e, dove questo non fosse possibile, munendosi di mascherine igieniche. Tutte queste misure potrebbero portare ad una riduzione nel numero di passeggeri che prenderanno posto sui nostri natanti, eventualità che dovrà essere attentamente considerata al fine di trovare soluzioni che ci permettano di offrire un servizio finanziariamente sostenibile garantendo la sicurezza al nostro personale e ai nostri utenti».
Come affrontate economicamente questa situazione? Avete fatto ricorso ai sussidi per il lavoro ridotto e/o effettuato licenziamenti? Avete chiesto aiuto all'ente pubblico? «La situazione economica è certamente complessa soprattutto considerando che il lockdown è giunto al termine della stagione invernale, momento in cui il traffico turistico è ridotto al minimo, ma soprattutto all’inizio della stagione estiva, periodo in cui SNL è al massimo della propria attività. L’impossibilità di recuperare le risorse utilizzate durante il periodo invernale per la formazione del personale e per la manutenzione dei battelli e delle infrastrutture ha richiesto un riesame della nostra operatività. Nell’ottica di poter salvaguardare gli impieghi senza dover procedere a licenziamenti, abbiamo provveduto all’inoltro della domanda d’indennità per lavoro ridotto. Queste richieste sono state effettuate proprio per sopperire la carenza di risorse derivante dal periodo invernale. Tuttavia, l’intenzione di Snl è certamente quella di tutelare il maggior numero possibile di posti di lavoro.
Per quanto concerne la richiesta d’aiuto all’Ente pubblico, Snl si è rivolta ai Comuni rivieraschi del lago Ceresio e del lago Verbano con una proposta di collaborazione che porti da un lato un supporto all’attività di navigazione e dall’altro una facilitazione ai cittadini attraverso varie possibilità di utilizzo del trasporto lacuale».
L'anno scorso avete annunciato una grossa riconversione della flotta, da elettrifica entro il 2035, partendo subito con una motonave. Le nuove condizioni vi hanno suggerito un rinvio o una cancellazione di questo programma? «L’obiettivo del progetto 2020-2035 è la creazione di una flotta senza impatto ambientale. Questo resta un obiettivo strategico per Snl. Il progetto di elettrificazione della flotta, presentato lo scorso anno, ha subito un ripensamento nelle tempistiche e nelle attività a breve termine ma non ha portato al rinvio o alla cancellazione dei nostri traguardi. Attualmente stiamo lavorando su temi che possono essere sviluppati senza che le varie parti interessate dal progetto debbano incontrarsi di persona. Stiamo sfruttando le tecnologie per poter portare avanti la visione della navigazione del futuro, una navigazione che si integri nel territorio azzerando l’impatto ecologico, creando nuovi posti di lavoro e nuove professioni».