Originale iniziativa del sindaco di Vernate Giovanni Cossi che ne ha distribuite 40'000 ai Comuni della regione e a due farmacie
Quarantamila mascherine già distribuite a prezzo di costo in 14 Comuni malcantonesi (comprese due farmacie). È un'iniziativa tanto originale quanto lungimirante quella che ha messo in atto Il sindaco di Vernate Giovanni Cossi da oramai un paio di settimane. Originale perché pare sia unica, per lo meno alle nostre latitudini e perché il promotore ha coinvolto tutti gli enti locali della regione. Lungimirante invece siccome per la fase 2 da più parti si invoca una progressiva ripresa delle attività economiche e un allentamento delle misure restrittive con le mascherine. La maggior parte dei Comuni hanno accolto positivamente l'iniziativa.
«L'idea è nata quando è emersa la carenza di questo genere di prodotti di cui abbiamo bisogno - spiega Cossi -. Vedremo come evolve la situazione ma ne servirebbero decine di milioni perché se la chiusura delle attività economiche è stata traumatica, la ripresa rischia di diventare ancor più problematica a causa del virus. Per cui, ne ho già ordinate altre 20-30mila. Seguirò attentamente le informazioni da Berna e Bellinzona, ma ho l'impressione che la riapertura sarà accompagnata dall'obbligo di portare mascherine. Avrei voluto proporle a tutti i Comuni del Ticino ma le risposte negative di sei enti locali malcantonesi mi hanno indotto a lasciar perdere. Non vorrei che qualcuno pensasse che sto giocando a fare il salvatore della patria. Con l'iniziativa non ho guadagnato nulla, le ho comprate a 90 centesimi più Iva e cedute allo stesso prezzo di costo».
È vero che le ha distribuite anche in due farmacie? «Sì, non riuscivano a procurarsene a sufficienza e le hanno ricevute ben volentieri. Le ultime diecimila le stanno consegnando proprio stamattina)». Quali sono state le reazioni al suo gesto? «Sono rimasto meravigliato che, ad esempio, alcuni Comuni non le abbiano volute - risponde il sindaco di Vernate -. Eppure mi sono limitato a consegnarle, poi ogni Comune le gestisce come meglio crede. A Vernate la prima cosa che ho fatto è stato di consegnare due mascherine a ogni anziano over 65, con una lettera nella quale abbiamo ricordato le misure di precauzione e l'importanza di restare a casa e di usare la mascherina per i contatti con le altre persone, anche sporadici. Devo dire che mi hanno lasciato esterrefatto, le reazioni positive delle persone, alcune delle quali faticavano a salutarmi mentre ora si fanno vive tutti i giorni».
Che tipo di mascherine ha distribuito e da dove arrivano? 'Provengono dalla Cina e sono state certificate dall'Ufficio del farmacista cantonale perché ne girano di tutti i generi e alcune non servono a niente - osserva Cossi -. Ce ne sono almeno di tre tipi, quella chirurgiche che ho consegnato e si possono usare per sei-sette ore di seguito. Chi la usa in maniera sporadica e prende tutte le precauzioni del caso, la può usare diverse volte. Poi ci sono le professionali che mi offrivano a 4,60 franchi l'una e sono molto più resistenti. Di questo tipo le ho prese per i gli anziani di Vernate. Si possono lavare a 60 gradi e durano molto di più. Infine, ci sono quelle per gli ospedali che sono destinate ai professionisti della sanità». Secondo il sindaco di Vernate, si va verso una progressiva ripresa delle attività economiche, «però, occorre prudenza e temo discussioni animate (come peraltro successo in parte con la chiusura, ndr.) su un'eventuale decisione di riaprire anche le scuole dell'infanzia e le elementari, cosa che ritengo abbia poco senso».