Luganese

Coronavirus, chiuso l'ufficio doganale di Campione d'Italia

Fra i funzionari di dogana ai valichi comaschi registrati diversi contagi, ripercussioni sul personale che accusa carenze

TI-PRESS
(I controlli alle persone continuano)
22 marzo 2020
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L'ufficio doganale di Campione d'Italia, entrato in funzione lo scorso 1° gennaio a seguito dell'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo, sabato scorso è stato chiuso. Una chiusura che non influisce sui controlli a persone e merci al valico di Campione d'Italia, all'altezza dell'arco che segna il confine con Bissone. La decisione è stata presa dal direttore dell'agenzia delle dogane e dei monopoli di Como in seguito della carenza di personale. Carenza dovuta all'emergenza coronavirus. Per quanto è dato sapere fra i funzionari di dogana, in servizio ai valichi comaschi, sarebbero stati registrati numerosi contagi. Da qui, quindi, la sospensione dell'attività a Campione d'Italia, per avere personale da destinare ai controlli e all'attività ai valichi più importanti, primo fra tutti quello di Brogeda commerciale. In riva al Ceresio, ovviamente, le importazioni, ad incominciare dal gasolio, continuano regolarmente. Le pratiche doganali, come il pagamento delle accise, vengono accantonate, in attesa del superamento dell'emergenza Covid-19. La chiusura dell'ufficio doganale dell'enclave andrà avanti sino a quando non sarà terminata l'emergenza coronavirus che in riva al Ceresio ha significato chiudere le poche attività commerciali (albergo, bar e pizzeria) risparmiate dallo tsunami che da quasi due anni si è abbattuto sull'enclave a seguito della chiusura del Casinò (l'emergenza Covid-19 che sta impegnando a fondo il governo italiano non giova sulla possibilità di riaprire la casa da gioco) e del dissesto finanziario del Comune. Situazione aggravata dall'inclusione di Campione nello spazio doganale europeo. Incominciando dalla dogana.  Nel frattempo il commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha raggiunto un accordo sia con le autorità ticinesi che con le forze di polizia italiane (polizia di frontiera e guardia di finanza) per consentire ai campionesi di approvvigionarsi a Como.